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Musical, Recensioni, Teatro, Teatro

Georgie Il Musical. Prima nazionale

georgie il musical

Teatro Orione

20 maggio 2016

Ha debuttato a Roma, il 20, 21 e 22 maggio, in Prima Nazionale al Teatro Orione, Georgie Il Musical, lavoro tanto sognato e desiderato da Claudio Crocetti, autore dell’adattamento teatrale e produttore.

Appassionato alla cultura dell’Anime (cartone animato giapponese) e in particolare di Georgie, Claudio Crocetti si è ispirato, per questo suo lavoro, al soggetto del  Manga Lady Georgie del 1983, novella scritta dal nipponico Mann Izawa e vero e proprio romanzo giapponese.

Un progetto nato nel 2009, quando Claudio cominciò a scrivere l’adattamento del Manga e che ha avuto una lunghissima gestazione: nove mesi solo per ottenere le autorizzazioni da Mann Izawa, poi la scelta degli autori che lo avrebbero accompagnato in questo viaggio, il Maestro Tiziano Barbafiera per le musiche e Diego Ribechini per testi e libretto.

Un progetto sicuramente audace e molto rischioso, completamente originale, quindi senza precedenti a cui rifarsi e che ha per questo richiesto un enorme sforzo creativo. Progetto coraggioso anche per la scelta di ispirarsi al manga e non al cartone animato, che lo porta ad essere un prodotto lontano da un certo circuito commerciale quale potrebbe essere quello dei family show oggi tanto in voga.

Georgie Il Musical mantiene elementi originari del romanzo giapponese che lo rendono più interessante ad un pubblico adulto, piuttosto che molto giovane: drammaticità, sensualità, cattiveria pura vengono rappresentati con veridicità e senza mezze misure.

Il grande rischio è quello di non trovare una fascia di pubblico vasto interessato: escludendo il family show, infatti, si dovrebbe andare a coinvolgere quella porzione di pubblico intorno ai quarant’anni che ha visto e amato il cartone animato giapponese, impresa difficile considerando il mutare nel tempo degli interessi in quella fascia d’età e anche il fatto che il cartone, comunque, fosse più rivolto ad un pubblico femminile. Quello che sicuramente questo spettacolo potrebbe fare, è coinvolgere i veri appassionati del manga giapponese e del soggetto stesso, nonché quella vasta categoria composta dagli appassionati di Cosplay.

Quello che al momento si avverte, purtroppo, è l’assenza di una direzione chiara e precisa.

C’è da dire che lo stesso regista, Marcello Sindici, durante la conferenza stampa  espresse parole caute sull’allestimento, presentandolo come un esperimento audace e una sfida impegnativa, sicuramente suscettibile di rimaneggiamenti e aggiustamenti, ma forte di un cast artistico di grande valore.

Da quella conferenza stampa ho abbracciato questo progetto con grande curiosità e con entusiasmo per il soggetto e per l’idea originale; ho ascoltato diverse volte il cd e ho avuto la possibilità di assistere alle prove e intervistare quasi tutti i protagonisti, apprezzando il grande impegno e la serietà con cui hanno affrontato questo cammino e affezionandomi a tutti, e tutto questo, oggi,mi rende più difficile scrivere questa recensione.

Sì perché, problemi tecnici a parte, Georgie non era forse ancora pronto per andare in scena, avrebbe richiesto maggior tempo nella preparazione. E’ anche vero, però, che certe cose, certi aspetti li vedi solo quando sei sul palco e ti confronti direttamente col pubblico in sala, vedendo e valutandone le reazioni. E’ solo in quel momento che puoi capire veramente cosa funziona e cosa no.

D’altronde si tratta di uno spettacolo grande, una storia impegnativa: ispirandosi al romanzo ci sono moltissime scene e tantissimi colpi di scena che non è facile rappresentare dal vivo. La storia di Georgie è lunga e complessa dal punto di vista narrativo e il problema maggiore credo sia quello di donarle fluidità e continuità.

In effetti Georgie Il Musical ha sofferto per un andamento un po’ lento e discontinuo, con una netta differenza narrativa, tra l’altro, tra primo e secondo atto. E’ la struttura stessa del romanzo che prevede un crescente declinare verso una drammaticità e una cupezza sempre maggiori, affrontando temi complessi che vanno oltre alla semplice storia d’amore: la ricerca delle proprie origini, l’amore “incestuoso”, il vizio, la lussuria, la degenerazione del potere.

Georgie è un prodotto acerbo, che ha bisogno di tempo e cure per maturare; alcuni quadri sono veramente belli (Il Tango del Destino, Ti Basta un Solo Sì, Il Potere che Avrò), ma, obiettivamente, manca un collante, una continuità narrativa. Alcune scene vanno alleggerite e alcuni passaggi non sono di facile comprensione, soprattutto per chi non conosca affatto la storia.

Dal punto di vista musicale ho apprezzato molto la partitura che mantiene uno stile epico per tutto il tempo, fatti salvi alcuni brani più ritmati nelle scene corali (La Ferrovia, La Grande Festa); i testi sono semplici e suscettibili di accomodamenti.

Sicuramente su molte cose si deve lavorare per modificare, sistemare, tagliare e alleggerire; alcune parti cantate potrebbero essere risolte a livello narrativo e, soprattutto, è necessario curare i passaggi da una scena all’altra rinunciando a certe soluzioni che si sono rivelate un po’ azzardate e compensando i frequenti buchi di scena e momenti troppo bui.

Difendo, però, pienamente il valore umano e artistico di tutti i componenti di questo grande gruppo di lavoro. Ognuno ha dato il meglio di sé mettendosi a disposizione della storia e seguendo le indicazioni del regista e ognuno ha lasciato un’impronta personale.

Sebbene il recitativo abbia risentito dei problemi tecnici e della tensione di una prima, peccando a volte di poca incisività e mancanza di personalità e ritmo, dal punto di vista vocale mi sento solo di fare i complimenti a tutti.

E’ innegabile la bravura e la partecipazione emotiva di Brunella Platania che interpreta Mary Buttman, la madre incattivita che respinge questa figlia non sua per poi pentirsi fino a morire di dolore.

Intensa l’interpretazione di Elisabetta Tulli nonostante appaia in una scena di pochi minuti nei panni di Sophie Gerald, la madre naturale di Georgie.

Claudia Cecchini (Georgie) ha una vocalità che a me piace molto e ha dimostrato grande presenza e costanza essendo in scena per tutto il tempo della rappresentazione.

Dario Inserra è un attore che ho conosciuto due anni fa e che mi aveva colpito: oggi conferma l’idea che mi ero fatto di lui dimostrando una crescita personale soprattutto nella vocalità ampia e pulita. Posso dire che, a differenza di quello che ho visto nelle prove, ho trovato il suo Arthur caratterizzato come un ragazzo immaturo, rendendolo poco credibile. Avrei preferito fosse mantenuta la linea precedente in cui i due fratelli, seppur diversi per temperamento, si muovevano su livelli espressivi paralleli.

Enrico D’Amore (Abel) è una conferma continua, soprattutto vocalmente. Il suo personaggio richiede, però, maggiore attenzione nei movimenti scenici.

Flavio  Gismondi (Lowell) e Claudio Zanelli (Conte Fritz Gerald, padre naturale di Georgie) sono vocalmente ineccepibili, ma anche loro hanno sofferto un po’ per mancanza di naturalezza e difficoltà a gestire lo spazio scenico.

Strepitoso Maurizio Di Maio (Irwin Dangering). La scena della prigionia di Arthur nelle segrete oltre ad avere una grandissima potenza espressiva e a sprigionare grande sensualità, è impreziosita dalla calda e avvolgente voce di Maurizio che ne dà un’interpretazione meravigliosa.

A seguire, in rapida successione, un elogio alla potenza e fermezza vocali di Paolo Barillari (Duca Dangering), alla grinta di Stefania Paternò (Jessica) nel Tango del Destino, alla precisione vocale di Rosy Messina (Elise), alle capacità di Nico Di Crescenzo (Eric Buttman e zio Kevin), alla bellissima coppia di bravissimi interpreti che sono Massimiliano Lombardi e Arianna Milani (Dick e Emma), al tumultuoso ed energico Roberto Fazioli (Comandante delle Guardie e bandito), alla versatilità di Stefano Colli (Governatore/Kenny/Bandito), al coraggio e alla bravura di Pietro di Natale (Deegeery Doo), alla foga interpretativa di Melania Di Giorgio (Catherine).

Altro aspetto che ho apprezzato di questo spettacolo sono state le coreografie curate da Marcello Sindici e Simona Mastrosimone: belle, energiche, diversificate negli stili ed eseguite con grande trasporto da un bel gruppo di ballerini/e. Li voglio ricordare: Serena Mastrosimone

Cristian Cesinaro Linda Gorini Raffaele Oliva Isabel Pelagatti Sergio Nigro Elena Malisani Manuel Bartolotto Maria Izzo Simone Giovannini

Una nota, infine, va fatta per l’ensemble che si è prodigato a dar vita alle scene corali con impegno e passione: Alessandro Angelini, Valeria Borsellini, Giuseppe Carvutto, Simona Foschetti, Cristina Giachi, Federica Graziani, Umberto Marcucci, Francesco Miniaci, Federico Pizzicannella, Valentina Simonetto.

Bellissimi e curati senza ombra di dubbio i costumi di Veronica Crocetti.

Interessante la scenografia anche se lascia un’idea di incompletezza; dovrebbe essere supportata maggiormente dalle installazioni video e dalle proiezioni animate che già esistono, ma su cui si dovrebbe puntare di più.

Georgie Il Musical è uno spettacolo nuovo, inedito e sicuramente rischioso da cui molti hanno imparato qualcosa; un esperimento audace, magari avventato che, però, è stato gradito dal pubblico pagante e di questo bisogna tenere conto.

Gli va riconosciuto il merito di aver voluto osare, di allontanarsi dalla ordinarietà di alcuni spettacoli attuali per presentare al pubblico qualcosa di diverso, anche se ancora grezzo e da ripulire. Credo che produttore e regista abbiano valutato il rischio puntando proprio sul carattere innovativo di questa produzione.

Ognuno poi sarà libero di valutare i risultati in base alle proprie categorie e ai propri punti di riferimento.

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Interviste, Teatro

Georgie Il Musical… conosciamo qualcosa di più.

copertina

Procedono a passo spedito le prove di Georgie Il Musical, che debutterà in Prima Nazionale il 20, 21 e 22 maggio, al Teatro Orione di Roma, ispirato al soggetto del Manga (fumetto giapponese) Lady Georgie (1983) e basato sulla novella scritta dall’autore nipponico Mann Izawa da cui è stato anche tratto un Anime (cartone animato).

Georgie  Il Musical è uno spettacolo ardentemente desiderato da Claudio Crocetti che ne è autore e produttore. Appassionatosi al manga di Lady Georgie, un vero e proprio romanzo giapponese, Claudio Crocetti ha cominciato a lavorare a questo spettacolo nel 2009. Ci sono voluti nove mesi per discutere i dettagli con Mann Izawa e ottenere le autorizzazioni.

Ho avuto l’emozionante opportunità di assistere ad una giornata, sarebbe più corretto dire una nottata, di prove e ho colto l’occasione per raccogliere brevi dichiarazioni da alcuni dei componenti del cast.

Arrivato in sala prove durante un momento di pausa, vengo coinvolto immediatamente nel clima disteso e sorridente di un gruppo che appare molto affiatato.

La più raggiante di tutti, come sempre, è la splendida Brunella Platania che, oltre ad essere tra le protagoniste femminili, in Georgie è anche vocal coach e supervisore alla Stage Performance, mettendo a disposizione di tutti la sua esperienza e professionalità accompagnate da una piena disponibilità.

Brunella interpreta Mary Buttman, madre adottiva di Georgie, una donna molto pratica e poco incline alle manifestazioni di affetto, una donna dal temperamento ferreo perché da lei dipende la sopravvivenza della famiglia.

Brunella rivela di essersi ispirata alla mamma di Jody nel romanzo di formazione di Marjorie Kinnan Rawlings, Il cucciolo, in cui un bambino si affeziona ad un cerbiatto che, nel tempo, diventa un problema per la sopravvivenza della povera famiglia e lei è costretta ad ucciderlo.

Vedere Brunella al lavoro, in sintonia ed equilibrio con Marcello Sindici, regista e coreografo, Valentina Naselli, assistente alla regia e Serena Mastrosimone, assistente alle coreografie, è stata un’esperienza molto interessante e formativa.

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi (Brunella Platania e Nico Di Crescenzo)

Successivamente chiacchiero con Elisabetta Tulli che interpreta Sophie Gerald, la mamma naturale di Georgie che muore nella prima scena affidando la propria bambina alle cure di uno sconosciuto. Ecco cosa ci racconta Elisabetta: “Quello di Sophie Gerlad è un bellissimo ruolo, un cameo veramente ben scritto. Il fatto che il mio personaggio muoia  a inizio spettacolo richiede un particolare impegno perché deve essere interpretato con tanta energia per tenere subito alto il livello narrativo e l’attenzione del pubblico. Ho cominciato a lavorare a questo ruolo pochi mesi dopo la nascita di mio figlio: un’esperienza che mi ha aiutata ed è stata un collante, qualcosa che mi porto dietro ancora oggi. Georgie è un bellissimo progetto artigianale, fatto con il cuore e sono molto felice di esserci.”

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi (Elisabetta Tulli e Nico Di Crescenzo)

Ritrovo, dopo due anni dal nostro primo incontro, un Dario Inserra in grandissima forma, entusiasta di questo lavoro e tecnicamente cresciuto. Interpreta Arthur, fratello di Georgie e Abel , in competizione con quest’ultimo per l’amore della ragazza.

Dalle sue bellissime parole si nota immediatamente la professionalità e la profondità con qui ha preparato questo ruolo: “ leggendo e studiando il personaggio di Arthur attraverso il manga, mi sono accorto che Arthur, nonostante quello che possa sembrare a primo acchito, è più forte di Abel: ha forza d’animo, resistenza, pazienza e una presenza che sono elementi fondamentali. Arthur è sempre presente: rappresenta l’equilibrio per la mamma e per tutta la famiglia; aspetta Georgie; è sempre disponibile e per amore del fratello si mette in disparte.

Sono molto contento di questo personaggio a cui mi sono accostato con semplicità. A livello di approccio tecnico  sto richiamando alla memoria i ricordi della gioventù: i primi amori, le prime amicizie, i  primi litigi con mio fratello più grande, con mamma; la dolcezza nel modo di parlare che si esprime nei suoni alti, i capelli più lunghi, tutto è molto legato al personaggio del manga a cui mi sono avvicinato con molto rispetto. Sto cercando di diventare Arthur al cento per cento: anche a livello fisico mi sono impegnato per diventare più asciutto.

Le difficoltà nell’interpretare Arthur sono le reazioni: al suo posto oggi uno reagirebbe a tutto in modo diretto. Arthur, invece, ha la forza nel controllo, tranne quando vede che un suo intervento può placare l’ira del fratello nella fattoria per anticipare ed evitare un gesto un suo gesto rissoso.

Il mio motto ormai è “più Arthur, meno Abel”: tutti sono bravi ad essere prepotenti,a prendersi le cose con la forza senza rispettare gli altri. Il rispetto che ha Arthur manca nella società odierna.”

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Maurizio di Maio e Dario Inserra

Nico Di Crescenzo interpreta il doppio ruolo di Eric Buttman e di Kevin Buttman, rispettivamente il papà e lo zio di Georgie. Nico comincia a cantare all’età di quattordici anni e a ventidue si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia di Corrado Pani grazie ad una borsa di studio. Contemporaneamente studia canto e recitazione privatamente e frequenta anche l’Actor Studio. Nel suo percorso di formazione annovera anche una borsa di studio presso l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini.

Nico è sia cantante che attore di prosa, discipline che nel musical si fondono. Dotato di una bellissima e potente voce, la natura delle sue corde vocali è baritonale anche se una classificazione precisa non è mai possibile, perché ci sono poi tecniche che consentono di modulare e salire di tono. Si può comunque dire che Nico sia un baritenore.

Ecco cosa dice dei suoi personaggi: “Eric Buttman è il cacciatore che trova Georgie con la madre morente e promette alla donna e a Dio che si prenderà cura della bambina come una figlia, portandola a casa. Per questo è un personaggio decisivo.

C’è poi nell’opera un salto spazio temporale in cui Eric muore affogato per salvare Georgie . La sua scomparsa viene rievocata da Brunella/Mary con la canzone Ricordo di noi, durante la quale apparirà una sua foto. Mary troverà un oggetto collegato al marito che la riporterà al ricordo di lui rinnovandole il dolore della perdita di cui Mary incolpa Georgie che maltratta nella scena successiva rivelandole di non essere la sua figlia naturale.

A questo punto entra in scena Kevin, il fratello di Eric che figurativamente ne rappresenta la reincarnazione (da qui la somiglianza nel ruolo e il doppio personaggio) e che accoglie Georgie quando, dopo aver litigato con la madre, disperata fugge di casa cadendo poi nel fiume. Le verrà così rivelato che sia lo zio che i fratelli già erano a conoscenza della verità.”

Incontro poi il bravissimo e simpaticissimo Roberto Fazioli: “In Georgie sono il Capo delle Guardie e un bandito, uno degli scagnozzi di Dangering. Il Capo delle Guardie è un vero cattivo; per lui mi sono inventato un background drammatico immaginandomi che sia un uomo che ha perso la moglie in guerra.

Il bandito è un uomo che ammazza per gioco, non gli importa se uccide un uomo, una donna o un bambino; è un sicario che gode nell’uccidere.”

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi

Pietro di Natale è DeegeeryDoo il pappagallo amico di Abel che lo aiuta nel secondo atto nella ricerca di Georgie a Londra. Pietro porterà sul palco un pupazzo meccanizzato, tipo burattino, con cui canterà, ballerà e reciterà caratterizzandolo in modo singolare.

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi

Ho incontrato poi Serena Mastrosimone, assistente di Marcello Sindici per le coreografie; Serena ha lavorato in moltissimi spettacoli tra cui Aggiungi un Posto a Tavola, Sweeney Todd, Raffaello e la Leggenda della Fornarina e La Bella e la Bestia nel quale era sostituta di tutte le donne, cantanti e ballerine, cover di Babette e Silly Girls ed è anche capitato che sostituisse qualche uomo.

A proposito delle coreografie di Georgie dice: “ Non esiste un unico stile. Ogni coreografia, ogni numero ha uno stile differente: tango, tip tap, valzer, can can e modern. La scena della ferrovia, per esempio, è un’ouverture musical di stile mimico e c’è anche un numero sostenuto da una coreografia modern fusion.

Abbiamo un bellissimo gruppo di dieci elementi: cinque donne e cinque uomini di età variabile dai 22 ai 27 anni; alcuni hanno già lavorato insieme, altri sono stati rivisti da Marcello in audizione.  A volte si aggiungono i ragazzi dell’ensemble, altri cinque uomini e cinque donne; ci sono scene come quella della ferrovia e della festa in cui si trovano insieme sul palco corpo di ballo, ensemble e attori superando il numero di venti persone tutte insieme.”

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi

Insieme a Serena c’erano alcuni dei ballerini: Linda Gorini, Simone Giovannini e Cristian Cesinaro (insieme a loro balleranno fanno parte del corpo di ballo: Raffaele Oliva, Isabel Pelagatti, Sergio Nigro, Elena Malisani, Manuel Bartolotto e Maria Izzo). Sollecitati a dire due parole, prende coraggio Simone: “le coreografie sono molto energiche; trattandosi di un musical è uno spettacolo davvero molto ballato: noi ballerini siamo molto presenti in scena come nei vecchi musical. Il corpo di ballo fa parte della scena, racconta. Possiamo dire che, in parte, siamo anche attori.”

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Foto di Anna Rita Barbarossa e Laura Fazzi

Incontro poi alcuni elementi dell’ensemble. Tra di essi, Simona Foschetti ha anche un piccolo ruolo: intepreta, infatti, la Contessa, mamma di Catherine, la bambina che Georgie, travestita da uomo, incontra nel suo viaggio a Londra.

Racconta Simona: “Catherine è una bambina di dieci anni con idee troppo adulte; è il riflesso della mamma. Così, dopo aver letto il manga, mi sono immaginata la Contessa partendo dalle caratteristiche della figlia: spocchiosa, fanatica, una donna frivola invaghita di Abel.”

Federica Graziani, anche lei parte dell’ensemble, mi racconta qualcosa di questa esperienza: “ci hanno coinvolto come figuranti. Spesso nello spettacolo è necessario animare scene come l’inaugurazione della ferrovia o le piazze gremite di gente in Inghilterra rappresentando il quotidiano che scorre. Io, per esempio, faccio la barista e la fioraia.

Per noi è un’esperienza importante perché possiamo vedere questo lavoro da dietro. Alcuni di noi studiano presso la Step Up Dance & Movement di Acilia, scuola di danza, ballo e formazione artistica, altri alla AIDM, Accademia Internazionale del Musical di Roma. Io frequento master class intensive di perfezionamento ed è importante per me vedere come si lavora. In Georgie noi dell’ensemble siamo figuranti, ma partecipiamo anche ad alcune coreografie e ai cori.”

Al momento queste le dichiarazioni che sono riuscito a raccogliere.  Prometto a chi è rimasto fuori (solo per mancanza di tempo) che rimedierò al più presto.

Aggiungo solo una considerazione personale: vedere l’entusiasmo, l’impegno e la passione di questo nutrito gruppo di lavoro è stata un’esperienza molto bella. Vivere anche solo per poche ore le prove, assistere al montaggio di una scena, ascoltare le correzioni e le indicazioni contribuisce a comprendere un pochino di più il vero “dietro le quinte”, quello fatto di sudore, fatica e sforzi.

Mi hanno colpito moltissimo il clima di serenità all’interno del gruppo e i volti di tutti con il sorriso sincero stampato dall’inizio alla fine, nonostante la stanchezza.

 

Georgie Il Musical vi aspetta al Teatro Orione il 20, 21 e 22 maggio 2016.

 

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Comunicati stampa, Eventi, Teatro

Georgie – Il Musical. Conferenza Stampa.

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Si è svolta oggi, 2 maggio 2016, la Conferenza Stampa di presentazione dello spettacolo e del cast di Georgie – Il Musical, che debutterà in Prima Nazionale il 20, 21 e 22 maggio, al Teatro Orione di Roma, ispirato al soggetto del Manga (fumetto giapponese) Lady Georgie (1983) e basato sulla novella scritta dall’autore nipponico Mann Izawa da cui è stato anche tratto un Anime (cartone animato).

Una Conferenza Stampa emozionante e molto interessante dalla quale traspare subito un grandissimo entusiasmo nei confronti di questo importante progetto e un altrettanto grande impegno affrontato da tutti con passione e serietà.

Claudio Crocetti, produttore e autore dell’adattamento teatrale, accoglie il pubblico introducendo quelle che sono state le motivazioni del suo interesse verso questo soggetto.

Giovane degli anni ’80, cresciuto, tra tutte le altre cose, a pane e cartoni animati giapponesi, Claudio Crocetti si appassiona alla cultura dell’Anime e, in particolare a Georgie.

“Lady Georgie – afferma Crocetti – è un bellissimo romanzo giapponese. Il Manga, infatti, è un genere letterario assolutamente paragonabile ad un romanzo, un romanzo scritto dal un punto di vista giapponese, prodotto di una specifica cultura e di una specifica prospettiva. Ci sono voluti 9 mesi – continua – per discutere i dettagli con Mann Izawa e ottenere le autorizzazioni. Il Manga Lady Georgie è uscito in tutto il mondo e noi siamo i primi al mondo ad averne fatta un’operazione in Musical. 

In questa storia si parla di amore, ma si affrontano anche tante altre tematiche. Il cartone animato in Italia fu un po’ alleggerito e allungato; furono aggiunte le prime puntate in cui Georgie e i fratelli compaiono bambini, cose che nel Manga non ci sono, e il finale del cartone animato è completamente diverso dall’originale. Finale originale che noi abbiamo rispettato. Quindi si parla di amore, ma anche di altre tematiche molto attuali, come, per esempio, il problema dell’immigrazione: ricordiamo che Georgie affronterà un viaggio lunghissimo dall’Australia all’Inghilterra per trovare le sue origini.

Il progetto nasce nel 2009, quando cominciai a scrivere l’adattamento del romanzo; 9 mesi per ottenere le autorizzazioni da Mann Izawa; poi ho scelto gli autori che hanno cominciato a scrivere con me l’opera. Ricordo che i brani sono tutti orchestrati e inediti: 29 brani scritti magistralmente dal Maestro Tiziano Barbafiera per le musiche, e testi e libretto dal cantante e poeta Diego Ribechini, coppia artistica già molto affiatata. Nel giro di un anno abbiamo realizzato il cd, uscito a fine 2013, grazie all’aiuto dei fan che ci hanno sostenuto nel crowdfunding e patrocinato dall’AVIS, Associazione Volontari Italiani Sangue che ha creduto e continua a sostenere il progetto. Mille cd sono stati regalati da Avis ai donatori e il riscontro è stato molto positivo.”

Crocetti sottolinea la soddisfazione di avere un cast di grandi professionisti e presenta il regista e coreografo Marcello Sindici.

Marcello ringrazia immediatamente Claudio per l’enorme impegno professionale ed economico che da anni sta dimostrando verso questo grande progetto e gli attori tutti per essersi messi a disposizione di esso.

Pur sicuro della straordinarietà di tutto il cast, Marcello usa parole caute nei confronti dell’allestimento, più per preparare il pubblico ad un livello di aspettative medio che possa poi essere smentito e superato dal reale valore di tutto lo spettacolo. Egli presenta questo primo allestimento, seppur compiuto e completo, come un lavoro in movimento, una progressione continua che parte da basi solide per testarsi e poter arrivare a dare tutto quello che in potenza questo lavoro possiede.

Di una cosa però è orgoglioso e sicuro: il cast e la sua forza. Marcello tiene infatti a precisare l’enorme valore artistico di tutti i componenti di questo grande gruppo di lavoro, sottolineando l’immensa novità di questo spettacolo: si tratta di un Musical completamente inedito, mai realizzato prima; non ci sono precedenti a cui riferirsi, ma sarà lo stesso musical a segnare una nuova strada.

Vengono presentati alcuni dei protagonisti che interpretano alcuni loro brani.

Per prima Elisabetta Tulli che nello spettacolo sarà Sophie Gerald, la mamma naturale di Georgie che, morendo, si troverà costretta ad affidare la figlia ad un cacciatore, Eric Buttman, che ne diventerà il padre adottivo. Il brano presentato, bellissimo e struggente, è L’Amore Estremo che canta insieme a Nico Di Crescenzo, che interpreta Eric Buttman.

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A seguire Paolo Barillari, eccezionale musicista che, tra le altre cose, ha firmato le musiche di Rapunzel insieme a Davide Magnabosco e Alex Procacci. Qui interpreta il Duca Dangering, uno dei cattivi. Canta Il Potere che Avrò: intenso e drammatico.

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E’ la volta di Enrico D’Amore che, prima di cantare ci tiene a ringraziare l’Avis per il notevole sostegno a questo importante lavoro e a rinnovare la sua completa adesione a questo progetto.

Enrico interpreta Abel, il fratello adottivo di Georgie; Abel è il fratello più forte ed impulsivo, mentre Arthur è quello più introverso e razionale. La presenza della giovane porterà grandissime gelosie tra Abel e Arthur.

Enrico, che qui è anche vocal coach insieme a Brunella Platania, è orgoglioso di tutti questi artisti che ritiene preparatissimi e persone molto positive e dotate di grande umanità.

Brunella Platania, che oltre ad interpretare Mary Buttman, madre adottiva di Georgie, svolge anche il ruolo di vocal coach e di supervisione alla Stage Performance, è piena di entusiasmo e di passione per questa nuova grande esperienza. Brunella si dimostra totalmente e felicemente presa da questo lavoro ed è orgogliosa di affermare che si tratta di un bellissimo lavoro realizzato da un gruppo di persone e artisti di enorme valore professionale e umano. Un entusiasmo spontaneo e sincero che contagia, senza dimenticare la grande fatica e il grande impegno di tutti che c’è dietro a questo lavoro.

Brunella ripone una considerevole fiducia nel lavoro dell’intero gruppo e nel pubblico, che saprà vedere l’impegno, lo studio, il lavoro e il sacrificio che sono alla base di questo spettacolo.

A proposito del suo ruolo di vocal coach e di supervisione attoriale afferma che con questi performer non si tratta di educare, ma solo di guidare verso una connessione reciproca, dare una regia interna a questi attori che sono straordinari. Si tratta solo di dare indicazioni di connessione con una storia che, magari, i più grandi conoscono meglio, facendo leva su tutta la propria esperienza e sensibilità attoriale.

Molto bella la spiegazione di Brunella del punto di vista adottato, che concilia la ricchezza culturale di una visione orientale originale e la letteratura anglosassone di fine ‘800.

Brunella presentando poi il suo personaggio, una donna concreta e poco affettuosa, rigida per sopravvivenza, rivela di essersi ispirata alla mamma di Jody nel romanzo di Marjorie Kinnan Rawlings, Il cucciolo, in cui un bambino si affeziona ad un cerbiatto che, nel tempo, diventa un problema per la sopravvivenza della povera famiglia e lei è costretta ad ucciderlo. Si tratta di un romanzo di formazione che insegna ad affrontare determinati momenti della crescita.

Flavio Gismondi interpreta Lowel J. Grey, ricco giovane inglese, fidanzato, che incontra Georgie e si trova a vivere un amore ostacolato, sempre in bilico tra il dover decidere se continuare a vivere una vita già segnata oppure rompere gli schemi e improvvisare una vita nuova.

Anche Flavio tiene a esplicitare la propria adesione piena e la fiducia per questo progetto.

Claudia Cecchini è Georgie Gerlad. Claudia è felice di far parte di questo lavoro e sostiene di essere rimasta colpita dal grandissimo amore che tutti ripongono nel progetto e negli interpreti. Lei, ultima arrivata, si è sentita amata da subito ed è rimasta conquistata dall’atteggiamento di spiccata propositività e dalla professionalità di tutti.

Claudia esprime la volontà comune di creare qualcosa di nuovo e incredibilmente bello che possa dare nuovi stimoli al pubblico e nuove chiavi di lettura allo spettacolo stesso.

Canta il brano del primo bacio: una bellissima esecuzione in cui si nota subito, senza eccesso, la sua formazione lirica.

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Terminata la Conferenza Stampa con la presentazione di tutti i componenti del cast artistico e tecnico e con un coinvolgente brano corale dal titolo La Grande Festa, quello che resta è uno sconfinato entusiasmo che contagia e che accresce la voglia e la curiosità di assistere a questo spettacolo.

Sarà sicuramente un’operazione molto particolare e originale, non solo perché si tratta di un’opera inedita e questo già può voler dire molto, ma perché l’impianto musicale appare molto elaborato e poco battuto nel musical italiano esponendo lo spettacolo ad un risultato che può convincere in assoluto o affatto.

Georgie – Il Musical è concepito musicalmente con brani potenti a tratti epici con splendide ballad e corali avvincenti ed è interamente pensato e realizzato per orchestra sinfonica, anche se attualmente virtuale e registrata su supporto multimediale per l’esecuzione live.

Questi elementi danno già l’idea della diversità formale e contenutistica dell’opera rispetto ai musical ai quali siamo abituati ed è una grossa scommessa.

Mi sento di sottoscrivere le dichiarazioni di tutti riguardanti l’alto livello artistico e la grande professionalità dell’intero il cast, qualità che, unite allo slancio e alla passione dimostrati nel tempo e oggi in conferenza, possono solo dare risultati più che soddisfacenti.

Vi svelo una piccola anteprima: i costumi sono bellissimi, curati e ricchi di dettagli.

A questo punto resta solo da aspettare il 20, 21 e 22 maggio e andare al Teatro Orione per assistere a Georgie – Il Musical.

Di seguito una breve sinossi e il cast completo.

BREVE SINOSSI

Ambientato nella seconda metà del XIX secolo, quando l’Austalia era ancora una colonia penale Inglese. Una sera, il signor Buttman, un agricoltore del luogo, trova una donna in fin di vita, Sophie, che gli affida la figlia Georgie, ancora in fasce. Nonostante il pericolo, infatti la donna sembra fuggita dal vicino campo di prigionia, l’uomo decide di prendere con sé la bambina. Georgie viene così adottata dalla famiglia Buttman, composta dal padre, dalla madre Mary e dai due fratelli Abel e Arthur. La madre adottiva non riesce però ad accettare la piccola Georgie: a turbarla sono sia le sue oscure origini che il timore, peraltro giustificato, che, crescendo, la ragazza possa portare scompiglio tra Abel ed Arthur. Gli accadimenti vedranno la nostra eroina intraprendere un viaggio lungo e pericoloso partendo dalla sua amata Sydney fino ad approdare in una Londra grigia e sconosciuta alla ricerca delle sue vere origini e del suo amore, l’aristocratico Lowell J. Grey. La piccola Georgie dovrà crescere in fretta e dar conto alle sue vere emozioni.

Con

CLAUDIA CECCHINI

Georgie Gerald

FLAVIO GISMONDI

Lowell J.Grey

ENRICO D’AMORE

Abel Buttman

DARIO INSERRA

Arthur Buttman

E con la partecipazione di

BRUNELLA PLATANIA

nel ruolo di Mary Buttman

ELISABETTA TULLI

nel ruolo di Sophie Gerald

PAOLO BARILLARI

Duca Dangering

MAURIZIO DI MAIO

Irwin Dangering

CLAUDIO ZANELLI

Conte Fritz Gerald

ROSY MESSINA

Elise

STEFANIA PATERNO’

Jessica

NICO DI CRESCENZO

Eric Buttman

STEFANO COLLI

Governatore/Kenny/Bandito

MASSIMILIANO LOMBARDI

Dick

ARIANNA MILANI

Emma

ROBERTO FAZIOLI

Comandante Guardie/Bandito

MELANIA DI GIORGIO

Catherine

PIETRO DI NATALE

Deegeery Doo

SILVIA e GIULIA GUERRA

Nel ruolo di Georgie bambina

Con il Corpo di Ballo di “LADY GEORGIE”

Serena Mastrosimone

Cristian Cesinaro

Linda Gorini

Raffaele Oliva

Isabel Pelagatti

Sergio Nigro

Elena Malisani

Manuel Bartolotto

Maria Izzo

Simone Giovannini

Ensemble:

Alessandro Angelini, Valeria Borsellini, Giuseppe Carvutto, Simona Foschetti, Cristina Giachi, Federica Graziani, Umberto Marcucci, Francesco Miniaci, Federico Pizzicannella, Valentina Simonetto.

Produzione  SENSO UNICO ALTERNATO in collaboarzione con AVIS COMUNALE ROMA

Adattamento teatrale Claudio Crocetti

Libretto Diego Ribechini

Musiche Tiziano Barbafiera

Regia e coregorafia Marcello Sindici

Assistente alla regia Valentina Naselli

Assistente alle coreografie Serena Mastrosimone

Costumi Veronica Crocetti

Scenografie Vanessa Apolito

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