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Comunicati stampa, Eventi

“VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?” Prima data del concerto dedicato allo chansonnier l’1/10 al Teatro degli Eroi di Roma

nari

“VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?”

Prima data del concerto dedicato allo chansonnier l’1/10 al Teatro degli Eroi di Roma

“Io non posso non vivere, e vivo solo quando sono in scena. Sono felice sul palco, e si vede”.

nari

Charles Aznavour, lo chansonnier per eccellenza, ha calcato la scena fino a pochi mesi prima della sua morte. Una carriera lunga 85 anni, fatta di tanti dischi e migliaia di concerti; brani che non sono solo note da cantare ma storie da raccontare e da far rivivere, come delicate pennellate su una tela ingiallita.

Michelangelo Nari, cantante/attore impegnato soprattutto nel mondo del musical (“Sweeney Todd”, “Siddhartha”, “Sanremo Musical”, “Tutti insieme appassionatamente”, “L’ultima strega”, “La Bussola e il Cuore” con Amedeo Minghi), ha creato recentemente il progetto “Vous permettez, Aznavour?” proprio per omaggiare il cantautore francese. A Luglio è uscito il CD, disponibile fisicamente sul sito www.michelangelonari.com e su tutte le piattaforme digitali per Fluente Records.

In occasione del secondo anniversario della morte di Aznavour, il 1° Ottobre 2020 si terrà la prima data del concerto live presso il Teatro degli Eroi di Roma. Un viaggio tra 16 brani più e meno famosi del cantante franco-armeno, in un delicato racconto tra sorriso e malinconia, per lo più cantato in francese ed in italiano ma con interventi anche in altre lingue (inglese, tedesco, spagnolo, ebraico e russo), per far rivivere le canzoni più note e scoprire alcune gemme nascoste. I brani sono stati riarrangiati in versione acustica (piano, contrabbasso e batteria) e saranno presenti tre duetti con altrettante interpreti femminili del panorama del musical e non solo: Rosy Messina (“La Famiglia Addams”, finalista in “All Together Now” e corista per A. Britti e F. Mannoia), Martina Cenere (“West Side Story”, “Murder Ballad”, “Orfeo” al Festival dei Due Mondi di Spoleto e in “La Bussola e il Cuore” con lo stesso Nari) ed Eleonora Segaluscio (voce italiana cantata di Betty Cooper in “Riverdale”).

“Scrivo tutte le mie canzoni come si scrive per un attore. Ho sempre in mente il palcoscenico, l’interpretazione”.

“Vous Permettez, Aznavour”?

01/10/2020, h. 20:45, Teatro degli Eroi, Via Girolamo Savonarola 36/m, Roma

Con Michelangelo Nari

Musicisti: Mauro Scardini (pianoforte), Patrizio Sacco (contrabbasso), Stefano Marazzi (batteria)

Ospiti femminili: Rosy Messina, Martina Cenere, Eleonora Segaluscio.

Prezzo: € 15,00

Per info e prenotazioni: concerti@michelangelonari.com

MICHELANGELO NARI

Studia canto moderno, lirico e recitazione, perfezionandosi poi negli Stati Uniti d’America.

Lavora principalmente nel mondo del musical, con spettacoli come “Sweeney Todd”, “Sanremo Musical”, “Il Mago di Oz”, Tutti insieme appassionatamente”, “Siddhartha The Musical” (in scena in Italia, Svizzera, Francia, Scozia, USA e Messico), “L’ultima strega”, oltre a varie produzioni in lingua inglese e francese, in particolare con la Compagnie Française de Théâtre de Rome. Accompagna Amedeo Minghi come solista e corista nel tour teatrale “La Bussola e il Cuore”.

Nella prosa spazia tra commedia dell’arte (Marivaux), tragedie (Gorkji), teatro dell’assurdo (Ionesco) e sperimentale (Garcia Lorca); partecipa inoltre a diversi cortometraggi, tra cui “La Bouillabaisse”, selezionato al Festival di Cannes 2014.

Presta la voce come corista in alcuni programmi TV (Raiuno e Canale Cinque), poi nel singolo dance “Zidane il a tapé” (disco d’oro nel 2006) e di altri brani pop-dance distribuiti a livello internazionale. Nel 2008 incide il CD “Speranza” in seguito al quale svolge alcuni tour promozionali nel sud degli Stati Uniti dedicati alla valorizzazione della lingua italiana oltreoceano.

Adattatore dei testi italiani di “Heathers: The Musical” e voce della sigla francese della serie animata “Gormiti 3D”, combina l’attività teatrale con quella di solista, turnista e corista presso diverse formazioni vocali, forte di un repertorio musicale in cinque lingue.

Per informazioni:   info@michelangelonari.com

                               www.michelangelonari.com

                               Facebook: Michelangelo Nari

                               Instagram: mikynari

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“VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?” Il CD di Michelangelo Nari

“VOUS PERMETTEZ, AZNAVOUR?”

Il CD di Michelangelo Nari dedicato al cantautore francese

nari

“Se fossi stato biondo, con gli occhi azzurri, alto ed elegante, con una voce limpida, non avrei avuto la stessa carriera”: questo diceva di sé Chahnourh Varinag Aznavourian, alias Charles Aznavour, lo chansonnier per eccellenza. Una carriera artistica lunga 85 anni, capace di attraversare tutto il mondo e di influenzare, dagli anni ’60 in poi, non solo lo stile musicale d’oltralpe ma tutta la scena internazionale, grazie ad un repertorio di oltre 1000 canzoni e a 300 milioni di dischi venduti. Uno stile, quello aznavouriano, che per sua natura affonda le radici nel teatro; ogni brano racconta una storia che non va solo cantata, ma anche e soprattutto raccontata e dipinta, con voce, corpo e cuore.

Per omaggiare il grande cantautore, scomparso due anni fa, nasce l’album “Vous permettez, Aznavour?”: un CD che racconta lo chansonnier franco-armeno in dieci brani, più e meno celebri. Ideatore, produttore ed interprete del progetto è Michelangelo Nari, cantante e attore impegnato soprattutto nel mondo del musical (“Sweeney Todd”, “Siddhartha”, “Sanremo Musical”, “Tutti insieme appassionatamente”, “L’ultima strega”, “La Bussola e il Cuore” con Amedeo Minghi), che riscopre qui le sue origini francesi e la volontà di esprimersi in uno stile molto vicino a sé, per indole e musicalità. Non c’è un tentativo di imitazione, ma la semplice volontà di reinterpretare con delicatezza e rispetto queste melodie così toccanti, in un continuum emotivo tra passato e presente.

Le canzoni, principalmente in francese ma con interventi in italiano, inglese, tedesco, russo ed ebraico, sono state riarrangiate in versione acustica (piano, contrabbasso, batteria, strumenti a fiato) e sono presenti tre duetti con altrettante interpreti femminili del panorama del musical e non solo: Stefania Fratepietro (“La Divina Commedia”, “Tosca”, “Rent”) , Rosy Messina (“La Famiglia Addams”, finalista in “All Together Now” e corista per A. Britti e F. Mannoia) ed Eleonora Segaluscio (voce italiana cantata di Betty Cooper in “Riverdale”).

Oltre al CD, “Vous permettez, Aznavour?” è anche un concerto teatrale che avrà il suo debutto il 1° Ottobre 2020 (secondo anniversario della morte di Aznavour) a Roma, con luoghi e modalità ancora da definire causa Covid-19.

L’album sarà disponibile sulle piattaforme digitali per Fluente Records, ed è prenotabile direttamente dal sito www.michelangelonari.com, contenente tutti i dettagli sul progetto.

MICHELANGELO NARI

Studia canto moderno, lirico e recitazione, perfezionandosi poi negli Stati Uniti d’America.

Lavora principalmente nel mondo del musical, con spettacoli come “Sweeney Todd”, “Sanremo Musical”, “Il Mago di Oz”, Tutti insieme appassionatamente”, “Siddhartha The Musical” (in scena in Italia, Svizzera, Francia, Scozia, USA e Messico), “L’ultima strega”, oltre a varie produzioni in lingua inglese e francese, in particolare con la Compagnie Française de Théâtre de Rome. Accompagna Amedeo Minghi come solista e corista nel tour teatrale “La Bussola e il Cuore”.

Nella prosa spazia tra commedia dell’arte (Marivaux), tragedie (Gorkji), teatro dell’assurdo (Ionesco) e sperimentale (Garcia Lorca); partecipa inoltre a diversi cortometraggi, tra cui “La Bouillabaisse”, selezionato al Festival di Cannes 2014.

Presta la voce come corista in alcuni programmi TV (Raiuno e Canale Cinque), poi nel singolo dance “Zidane il a tapé” (disco d’oro nel 2006) e di altri brani pop-dance distribuiti a livello internazionale. Nel 2008 incide il CD “Speranza” in seguito al quale svolge alcuni tour promozionali nel sud degli Stati Uniti dedicati alla valorizzazione della lingua italiana oltreoceano.

Adattatore dei testi italiani di “Heathers: The Musical” e voce della sigla francese della serie animata “Gormiti 3D”, combina l’attività teatrale con quella di solista, turnista e corista presso diverse formazioni vocali, forte di un repertorio musicale in cinque lingue.

Per informazioni:   info@michelangelonari.com

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Recensione di Sweeney Todd

sweeney todd

Sweeney Todd, il (poco) diabolico barbiere di Fleet Street.

Teatro Olimpico

5 novembre 2019. Prima

Quando si fanno delle premesse in una recensione non è sempre una buona cosa, ma a volte è necessario. Come in questo caso.

Il musical Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street, tratto dal libro di Hugh Wheeler, ha le musiche e le liriche di Stephen Sondheim, compositore, paroliere e drammaturgo statunitense considerato uno dei più importanti autori nel panorama del teatro musicale del XX secolo il cui ruolo nello sviluppo del genere musical moderno viene considerato fondamentale.

Lo stile compositivo di Sondheim è unico e molto particolare e costituisce il suo tratto distintivo. Semplicisticamente si può affermare che Sondheim abbia un modo diretto e schietto di unire l’alto e il basso, il raffinato e il popolare, esprimendo la propria creatività artistica attraverso una composizione musicale decisamente disarticolata e dissonante e un fraseggio difficile e compresso.

Ragion per cui una traduzione e un adattamento delle liriche in italiano è operazione assai ardua e complicata e ci si trova a malincuore ad affermare che questa volta il lavoro svolto da Emiliano Palmieri non ha raggiunto gli stessi entusiastici risultati come fu per Kinky Boots (spettacolo decisamente diverso).

Sondheim piace o non piace, non consente vie di mezzo (almeno non in Sweeney Todd) ed il suo stile è sicuramente qualcosa di molto poco conosciuto in Italia e certo non melodico o orecchiabile.

La partitura originale è indubbiamente difficile. La scelta di mantenere la metrica originale per salvaguardare il significato originale del testo entra spesso in dissonanza con il fraseggio.

Veniamo alla storia: il barbiere Benjamin Barker, detenuto ingiustamente in una colonia penale per colpa del giudice Turpin che desiderava conquistarne la moglie Lucy, dopo quindici anni riesce a fuggire e a tornare a Londra col nome di Sweeney Todd, andando a vivere nel suo vecchio appartamento di Fleet Street, sopra il negozio di Mrs Lovett, amorale e dissoluta proprietaria di un negozio di pasticci di carne.

La donna, riconosciutolo, gli racconta bugie sul destino della moglie alimentando in lui un odio feroce e il desiderio di vendicarsi e riprendersi la figlia Johanna allevata dal giudice Turpin.

Sul suo cammino Todd incontrerà una serie di personaggi che saranno vittime della sua sete di vendetta.

Nonostante il cast sia composto da artisti molto validi, alcuni si rivelano non adatti al ruolo e non per mancanza di capacità, ma, prima di tutto, per un dato puramente anagrafico e, in secondo luogo, ma strettamente connesso, per una non sufficiente maturità artistica e impostazione scenica.

Lorenzo Tognocchi è troppo giovane per interpretare Sweeney Todd, per il quale ci si aspetterebbe una voce baritonale, mentre il timbro di Tognocchi è troppo leggero, così come lo è l’interpretazione che non si dimostra abbastanza inquietante né cupa.

Francesca Taverni è strepitosa, ma la sua Mrs Lovett risulta eccessiva, troppo colorata laddove non ha un contraltare abbastanza gotico e cupo.

Simone Leonardi, nonostante anche per lui valga il discorso anagrafico, è un severo e perverso giudice Turpin, anche se non appare sufficientemente centrato.

Luca Giacomelli Ferrarini è un ottimo Anthony, vocalmente sempre ineccepibile.

Federica De Riggi nei panni di Johanna, la giovane figlia di Benjamin, pur avendo una voce graziosa, non trasmette né sentimento né partecipazione.

Di contro, i ruoli secondari si rilevano molto più forti e gli attori decisamente centrati.

Annalisa Cucchiara adombra di mistero il personaggio della Mendicante impreziosendolo con la sua bellissima voce.

Michelangelo Nari è bravissimo nel suo Tobias che fa vivere in un percorso tormentato di ragazzo maltrattato che subirà una folle regressione infantile post traumatica.

Domenico Nappi è molto adatto fisicamente e vocalmente per il ruolo di Pirelli.

Vitantonio Boccuzzi restituisce un personaggio completo e maturo con il suo messo.

Un problema si evidenzia, poi, nelle parti corali in cui si avverte molta confusione.

Nemmeno la presenza in buca della Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Paolo Zaltron riesce a dare maggiore smalto allo spettacolo.

Anche dal punto di vista tecnico lo spettacolo è penalizzato da un disegno luci inefficace.

A differenza di quanto ci si sarebbe atteso, lo Sweeney Todd italiano con la regia di Claudio Insegno non riesce a creare un’atmosfera da thriller: non è cupo, non c’è inquietudine, né tormento. Non è quella favola nera che colpisce come un pugno, non si respira l’odore della vendetta. Però si dà ampio spazio al malessere dei personaggi: dal senso di impotenza e abbandono di Tobias alla pazzia della mendicante, passando per l’orgoglio frustrato di Pirelli e la perversione del giudice Turpin.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street

Musiche e liriche di Stephen Sondheim

libretto Hugh Wheeler

Regia Claudio Insegno

Adattamento liriche Emiliano Palmieri

Con Lorenzo Tognocchi, Francesca Taverni, Simone Leonardo, Luca Giacomelli Ferrarini, Federica De Riggi, Annalisa Cucchiara, Michelangelo Nari, Domenico Nappi, Vitantonio Boccuzzi

Ensemble: Manuela Tasciotti, Chiara Di Girolamo, Sofia Caselli, Elisa Dal Corso, Michel Orlando, Ciro Salatino, Niccolò Umberto Minonzio, Francesco Bianchini

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