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Danza, Musical, Recensioni, Teatro, Teatro

Sister Act – Il Musical torna a Roma più travolgente che mai! Teatro Brancaccio, 1 febbraio 2017. Prima.

sister act il musical

Dopo poco più di un anno dal suo debutto al Teatro Brancaccio di Roma, vincitore di due premi agli Italian Musical Awards 2016 per la Miglior Regia (Saverio Marconi) e per la Miglior Attrice non protagonista (Francesca Taverni nel ruolo della Madre Superiora) e del Premio Persefone 2016 alla protagonista spagnola Belia Martin, Sister Act – Il Musical torna, ancora al Teatro Brancaccio, in un nuovo debutto sempre più trascinante.

L’anno di repliche in giro per l’Italia ha rafforzato questo spettacolo, già splendido, conferendogli ancora maggiore forza, impatto e scioltezza e Sister Act – Il Musical si conferma una delle migliori produzioni degli ultimi tempi.

Un allestimento enorme ed eccezionale a partire dalla traduzione e dalle liriche italiane nella composizione perfetta di Franco Travaglio, per passare alla direzione musicale ineccepibile di Stefano Brondi, fino alle coreografie stile Las Vegas di Rita Pivano realizzate in perfetta sincronia e che mettono una gran voglia di ballare.

Ci sono poi le scenografie pazzesche di Gabriele Moreschi. Tante, tutte ricche ed accurate, meravigliose: con cambi scena rapidi e dinamici si passa dal locale in cui Curtis e i suoi si ritrovano, al covo della banda; dall’ufficio dello sceriffo al convento; dal refettorio delle suore al bar fuori del convento; dalla casa di Eddie alla chiesa, con tanto di volte e “vetrate”; e tanto altro ancora.

Bellissimi i costumi di Carla Accoramboni attenta a confezionare un abito diverso per ogni personaggio contribuendo a mettere in risalto le singole individualità e declinando l’abito da suora in varie versioni gospel colorate e luccicanti.

Sfumature, effetti, toni e colori vengono messi in risalto dal disegno luci perfetto di Valerio Tiberi. Audio perfetto grazie al disegno suono di Emanuele Carlucci.

Il tutto diretto dalla mano esperta di Saverio Marconi, qui alla sua migliore regia degli ultimi anni, coadiuvato dall’assistenza di Davide Nebbia.

Sul palco un gruppo di lavoro di grandi professionisti di alto livello che dimostrano grande affiatamento e in cui le new entry risultano perfettamente amalgamate.

Belia Martin è ormai padrona della sua spumeggiante e incontenibile Deloris Van Cartier a cui dona la sua splendida voce nera, calda, in stile gospel. L’ho trovata ancora più a proprio agio in questo ruolo e sono significativi e apprezzabili anche i notevoli progressi che ha fatto con l’italiano, riuscendo ad acquisire ancora maggiore spigliatezza nella recitazione.

Pino Strabioli è sempre più divertente nei panni di Monsignor O’Hara.

Suor Cristina, nei panni della novizia Suor Maria Roberta, conferma il suo indiscusso talento canoro.

Tra le new entry, Jacqueline Maria Ferry, performer, attrice, cantante e musicista italo-francese che fa suo il ruolo della Madre Superiora caratterizzandolo e colorandolo in base alle proprie grandi qualità interpretative e canore riuscendo a creare un personaggio con tratti diversi rispetto alla precedente straordinaria e indimenticabile interpretazione di Francesca Taverni.

Felice Casciano è straordinario! Per lui, in questo anno, una crescita esponenziale su tutti i fronti, grazie alla quale il suo Curtis acquisisce ancora maggior impatto.

Marco Trespioli dimostra una gran bella crescita rispetto all’anno scorso. Il suo Eddie è ormai perfetto.

Fantastico il trio degli scagnozzi di Curtis, grandi individualmente, con bellissime voci e fortissimi insieme: Silvano Torrieri (Joey), Vincenzo Leone (De Niro) e, con mia grande e felice sorpresa, il nuovo arrivato, Tiziano Caputo, che dà una splendida prova nei panni di TJ, nipote di Curtis. Avevo già visto recitare e sentito cantare Tiziano, ma qui ha superato le aspettative.

Meravigliosa e divertentissima interpretazione di Claudia Campolongo nei panni di Suor Maria Lazzara.

Mi sono davvero goduto la performance di Manuela Tasciotti nelle vesti di Suor Maria Patrizia.

Sono contentissimo di aver potuto apprezzare un’ulteriore crescita generale di ogni singolo elemento, crescita che si riverbera, inevitabilmente, nell’energia del gruppo.

Segnalo due importanti presenze nell’ensemble: quella di Valentina Naselli, nel ruolo della prostituta, della ragazza del bar oltre che nei panni di suora e quella di Elena Nieri nei panni di Suor Valeriana e ragazza del bar. Valentina ed Elena sono due grandi professioniste protagoniste di tanti spettacoli di successo.

Non sono in grado di nominare tutte le bravissime ragazze e i ragazzi dell’ensemble e mi dispiace, ma meritano un grandissimo applauso. Realizzano le coreografie a perfezione, con grandissima energia e nei momenti corali polifonici sono eccezionali.

Sister Act – Il Musical è uno spettacolo unico, travolgente, spumeggiante e trascinante  con una perfetta armonia di testi, liriche, musiche, luci, scene e suono.

Oltre all’ingresso di alcuni nuovi elementi, ho notato delle piccole modifiche, non sostanziali, ma importanti nel complesso, che conferiscono una maggiore fluidità alla narrazione in generale.

Resto sempre dell’idea, però, che sia uno spettacolo un po’ troppo lungo e che alcuni brani da solista che rappresentano momenti di introspezione e riflessione dei personaggi andrebbero tagliati per arrivare con maggiore leggerezza.

Non ho raccontato la storia di Sister Act, ma mi auguro che chiunque si avvicini a questo spettacolo già la conosca, avendo magari visto il film con un eccezionale cast tra cui la straordinaria Whoopi Goldberg.

Quello che voglio aggiungere è che questo spettacolo, oltre che bellissimo, divertente e trascinante, riesce ad esprimere il messaggio di fondo che è il senso di fratellanza (sorellanza dovrei dire), quel sentimento di solidarietà e profondo amore fraterno che ci fa mettere la nostra vita al servizio degli altri, anche se questo dovesse significare sacrificarla.

Brani come Apri il cuore e Fammi Volare sono eccezionali. La scena in cui le suore si fanno avanti per proteggere Deloris e quella in cui è in ginocchio e sta per essere uccisa da Curtis e canta il reprise di Fammi Volare sono emozionanti, quasi commoventi. Merito di una grande interpretazione corale.

sister act il musical sister act il musical sister act il musical

Viola Produzioni, Alessandro Longobardi, in collaborazione con Compagnia della Rancia

presentano

Sister Act – Il Musical

musiche Alan Menken

liriche Glenn Slater

testo Cheri Steinkellner e Bill Steinkellner

dialoghi aggiunti Douglas Carter Beane

basato sul film Touchstone Picture “Sister Act” scritto da Joseph Howard

regia Saverio Marconi

traduzione e liriche italiane Franco Travaglio

direzione musicale Stefano Brondi

coreografie Rita Piavano

scene Gabriele Moreschi

costumi Carla Accoramboni

disegno luci Valerio Tiberi

disegno suono Emanuele Carlucci

con Belia Martin, Pino Strabioli, Jacqueline Maria Ferry, Suor Cristina, Felice Casciano, Marco Trespioli, Claudia Campolongo, Manuela Tasciotti, Silvano Torrieri, Vincenzo Leone , Tiziano Caputo

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Musical, Recensioni, Teatro

Sister Act. Teatro Brancaccio, 16 dicembre 2015, Prima e 18 dicembre 2015.

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Teatro Brancaccio     Viola Produzioni     Alessandro Longobardi

in collaborazione con Compagnia della Rancia

presentano

SISTER ACT
IL MUSICAL

musiche ALAN MENKEN
liriche GLENN SLATER
testo CHERI STEINKELLNER e BILL STEINKELLNER
dialoghi aggiunti DOUGLAS CARTER BEANE
basato sul film Touchstone Picture “Sister Act” scritto da Joseph Howard

traduzione e liriche italiane FRANCO TRAVAGLIO
direzione musicale STEFANO BRONDI
coreografie RITA PIVANO
scene GABRIELE MORESCHI
costumi CARLA ACCORAMBONI
disegno luci VALERIO TIBERI
disegno suono EMANUELE CARLUCCI

regia SAVERIO MARCONI

CAST
BELIA MARTIN nel ruolo di Deloris Van Cartier

e con la partecipazione di
PINO STRABIOLI nel ruolo di Monsignor O’Hara

*SPECIAL GUEST*
SUOR CRISTINA nel ruolo di Suor Maria Roberta

FRANCESCA TAVERNI nel ruolo della Madre Superiora

Felice Casciano Curtis
Marco Trespioli Eddie
Claudia Campolongo Suor Maria Lazzara
Manuela Tasciotti Suor Maria Patrizia
Veronica Appeddu Suor Maria Roberta (la Novizia)
Silvano Torrieri Joey
Vincenzo Leone De Niro
Renato Crudo TJ

Brian Boccuni – Giancarlo Capito – Giulia Dascoli – Jessica Francesca Lorusso – David Marzi
Marzia Molinelli – Valentina Naselli – Elena Nieri – Rosa Odierna – Marco Pasquini – Helen Tesfazghi

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La presente recensione è stata integrata a seguito di una seconda visione che mi ha permesso di mettere a fuoco elementi e dettagli che non ero riuscito a focalizzare la prima volta. Qualcosa nel modo in cui io avevo percepito lo spettacolo non mi aveva convinto e avevo bisogno di rivederlo. Anche questa è l’ONESTA’ INTELLETTUALE di cui parlo spesso.

 

Un tripudio di risate, urla di consenso e applausi ha accolto la prima ufficiale di Sister Act al Teatro Brancaccio di Roma ed è un successo che si ripete ogni sera.

Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, dopo il successo ottenuto con Rapunzel, avvia questo nuovo progetto firmato da Viola Produzioni in collaborazione con la Compagnia della Rancia, per realizzare questo bellissimo spettacolo!

Tratto dall’omonimo film del ’92, Sister Act si avvale di un cast artistico e tecnico eccellente.

Attrici e attori eccezionali con vocalità strepitose, voci pure e pulite ognuna diversa dall’altra, ma perfettamente amalgamate nei momenti corali. Ottima scelta quella di un cast di altissimo livello, in cui ogni voce è personale, non ce n’è una uguale all’altra e anche per questo non si può preferire un artista all’altro, perché ognuno è unico.

Un bellissimo cast, affiatato e davvero in parte, che vi farà fare molte risate. Un gruppo meraviglioso sul palco che trasmette l’idea di armonia e coesione anche fuori dal palco.

Meravigliose le scenografie di Gabriele Moreschi, precise e curate, attente ai dettagli, che si alternano con naturalezza e dinamismo. I cambi scena sono rapidi ed efficaci, non creano mai cesure nette o buchi.

Bellissimi i costumi di Carla Accoramboni sia dei gangster che delle suore nelle varie versioni gospel. Colorati e variegati quelli degli uomini, molte varianti cangianti per le donne. Incredibile il cambio d’abito di Marco Trespioli/Eddie in uno dei suoi momenti da solista in cui sogna l’affermazione personale.

Ho rivalutato ad una seconda visione le coreografie di Rita Pivano, a metà tra il Varietà anni ’80 e Las Vegas, realizzate in perfetta sincronia. La scena del primo concerto in chiesa è trascinante e mette voglia di ballare: l’ensemble è stratosferico, preciso nei movimenti, un gruppo di veri professionisti.

Molto efficace anche il disegno luci di Valerio Tiberi che non trascura alcuna sfumatura.

Eccezionali i protagonisti.

Belia Martin è pazzesca nei panni della protagonista Deloris Van Cartier; ha una voce incredibile ed è molto convincente anche nel recitativo.

Simpaticissimo e perfetto Pino Strabioli che interpreta Monsignor O’Hara.

Straordinaria Francesca Taverni nel ruolo della Madre Superiora. Artista di consolidato e meritato successo, oltre a vestire i panni della Madre Superiora che dirige con sacrificio e abnegazione il convento, dà un po’ l’idea anche di essere il punto di riferimento di questo grandissimo e coeso gruppo di lavoro (come potrebbe non essere vista l’enorme esperienza di questa donna unita ad una grandissima umanità).

Sorprendente Suor Cristina nel ruolo di Suor Maria Roberta, la novizia: una voce e una potenza incredibili.

Non da meno è  Veronica Appeddu che si alterna con Suor Cristina nel ruolo della novizia. Non c’è alcun confronto da fare: si tratta di due talenti diversi, entrambi eccezionali. Suor Cristina canta la propria vita in questo spettacolo con indubitabile capacità, Veronica incarna esattamente la novizia timida in attesa della propria chiamata ed è dotata di una bellissima voce.

Bravissimo Felice Casciano nel ruolo di Curtis, il gangster, dalla voce profonda e anche sensuale; bravissimi i tre scagnozzi di Curtis, Silvano Torrieri/Joey, Vincenzo Leone/De Niro e Renato Crudo/TJ. Quest’ultimo mi ha particolarmente colpito non solo per la simpatia del personaggio e la bravura con cui lo interpreta, ma anche per la voce che muta tonalità senza mai un inciampo.

Bravissimi tutti a seguire, senza eccezioni: grandissime interpretazioni da parte di protagonisti ed ensemble.

Grandissima grinta ed energia da parte di tutti; grinta ed energia che esplodono con fragore nelle scene corali, ovviamente più coinvolgenti, trascinanti e davvero divertenti.

Altro punto forte la traduzione e le liriche italiane di Franco Travaglio: numerose scene posseggono battute esilaranti interpretate con piglio, sicurezza e trasporto.

La grandezza di questo cast è determinata da un’altissima professionalità. A me basta considerare questo: Sister Act non è in scena da moltissimo. La prima replica che ho visto era di mercoledì 16, la seconda venerdì 18. In soli due giorni ho notato differenze importanti. La prima impressione era stata di eccessiva staticità nel primo atto e una certa flemma nei momenti da solisti che rappresentano attimi di introspezione e riflessione personale. Già alla seconda visione molta di quella lentezza è svanita e le scene erano collegate con maggiore fluidità.

Sicuramente è fisiologica una certa lentezza, perché è necessario dare tempo alla storia di svolgersi e ovviamente il secondo atto è più energico perché prevede molte più scene corali e gli eventi sono più concitati e coinvolgenti, ma quei momenti di calo che mi sembrava di aver percepito la prima volta, nonostante l’eccellente interpretazione del cast, non posso ora confermarli.

Resta l’idea che alcune canzoni da solista che rappresentano momenti di riflessione personale andrebbero alleggerite.

Nel complesso Sister Act è un grandissimo spettacolo con artisti eccezionali che deve essere visto e deve essere portato in giro.

 

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