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Eventi, Recensioni

Brunella Platania e Rosy Messina anni ’80

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Il rock e il pop degli anni ’80 interpretato da Brunella Platania e Rosy Messina con 80 E Spicci

Altro Spazio

8 luglio 2019

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A Roma, ad Altro Spazio, ieri è stata una serata concerto eccezionale dedicata agli anni ’80, dal titolo 80 E Spicci!

Protagoniste della serata le due effervescenti molto gassate e strepitose cantanti (e non solo) Brunella Platania e Rosy Messina.

Accompagnate dalla favolosa band 80 E Spicci, con cui Rosy Messina cominciò la sua attività di cantante a Roma all’età di 19 anni, le due grintose e talentuose cantanti hanno trascinato la platea nel mondo del rock e del pop anni ’80, epoca in cui la musica ha avuto la maggiore esplosione e creatività e ci ha regalato immensi capolavori che sono rimasti inossidabili nel tempo e rimarranno eterni, vere e proprie pietre miliari.

Una scaletta affatto scontata, incredibilmente coinvolgente e molto rock, con incursioni più intimiste ha ricreato l’atmosfera di quegli anni, attraverso le bellissime voci e la potente carica di Brunella e Rosy.

Le due ragazze del musical italiano, l’una affermata protagonista, l’altra “emergente” (si fa per dire visto già il ricco curriculum), hanno scatenato le loro anime rock facendo conoscere al pubblico un altro aspetto di se stesse, scegliendo brani a loro legati e per i quali nutrono particolare passione, svelando allo stesso tempo, a chi ancora non ne avesse coscienza, la passione che le anima per questo genere musicale che hanno espresso con potenza, grinta, energia, forza e vocalità pazzesche in un’ora e mezza (forse più) di concerto/spettacolo.

On the radio di Donna Summer; I want you break free dei Queen; Take on me degli A-ha;  Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark; Walking on the moon dei Police; Total eclipse of the heart di Bonnie Tyler (chi sa ha colto la dolce e nostalgica dedica); Because the night di Patty Smith; Girls just want to have fun cantata di Cindy Lauper; Like a Virgin di Madonna; Billie Jean e Beat it di Michael Jackson; Pride (In the name of love) degli U2; Maniac di Michael Sembello, resa famosa dal film Flashdance; I wanna dance with somebody di Whitney Houston, queste le canzoni che hanno acceso la serata interpretate dalle due soliste d’eccezione.

Oltre alla grande carica e alla vocalità pazzesca di Rosy e Brunella, il pubblico ha potuto partecipare empaticamente all’amicizia e alla stima che lega le due bravissime artiste e alla complicità con l’eccezionale band, composta da Stefano Marazzi Stefano Antonelli Giorgio Amendolara Claudio Rosari.

Molto apprezzati anche i cameo offerti da Alessandra Procacci e Federica Bensi.

In platea, oltre ai fan di Brunella e Rosy, amici e colleghi sono accorsi per applaudire le due grandi artiste.

Brevissimamente.

Brunella Platania

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Cantante, attrice, autrice e scrittrice, è entrata nel mondo del musical dalla porta principale interpretando il ruolo di Sidonia e Tosca in Tosca Amore disperato di Lucio Dalla (2003-2010) e Maddalena in Jesus Christ Superstar della Compagnia della Rancia di Fabrizio Angelini (2006- 2008).

Numerosissimi i suoi ruoli in altrettanti spettacoli di successo: Odissea; Sotto il cielo di Roma; Trasteverini; Raffaello e la leggenda della Fornarina; I Promessi Sposi; Wojtila Generation Love-Rock Musical; Aggiungi un posto a tavola, Footloose; Antonietta e Gabriele; Sogno di una notte di mezza estate – Il Musical; Déjà-vu; Amor mio; Macbeth Opera; Georgie il Musical e chissà quanti altri ancora.

Ha inoltre preso parte al film Tutta la verità per la regia di Cinzia Th Torrini.

Brunella deve la sua conoscenza e preparazione nell’ambito del musical al grandissimo Judas – Carl Anderson di cui è stata allieva fino alla sua prematura scomparsa.

Inoltre Brunella è docente di canto e direttrice di laboratori di musical.

Rosy Messina

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Cantante, attrice, ballerina, corista, docente di canto, direttrice di coro.

Consegue la licenza di teoria e solfeggio al conservatorio Bellini di Catania, si diploma in danza classica e moderna. Trasferitasi a Roma continua la sua formazione prendendo l’abilitazione della metodologia Orff-Schulwerk e studia all’ Accademia di Musical di Cinecittà.

E’ stato corista in tour o dischi di molti cantanti, tra cui Alex Britti, Fiorella Mannoia, Annalisa Minetti; Renato Zero (in una puntata del serale di Amici); è stata direttrice dei cori nell’ Oscar del musical italiano.

Moltissimi e di successo gli spettacoli a cui ha partecipato in vesti diverse (attrice, cantante, ballerina): L’ultima strega; E se il tempo fosse un gambero; Georgie Il Musical; Amori rottamati; Alice Underground; Wojtyla Generation Love Rock Musical; Raffaello e la leggenda della Fornarina.

Nel Musical ultimamente si è imposta con Sanremo Musical, Heathers e La famiglia Addams.

Recentemente è stata alla ribalta per la straordinaria prova nella trasmissione televisiva All Togheter Now dove è arrivata in finale imponendosi con umiltà, ma grandissima determinazione, energia e talento su tantissimi valevoli concorrenti.

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Musical, Recensioni, Teatro, Teatro

Enrico Montesano torna ad essere Rugantino

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Enrico Montesano torna ad essere Rugantino dopo 40 anni!

Teatro Sistina

27 dicembre 2018. Prima

Dopo quarant’anni Enrico Montesano torna a vestire i panni di Rugantino nella omonima commedia musicale di Garinei & Giovannini, scritta con Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e la collaborazione artistica di Luigi Magni, con le musiche del M° Armando Trovajoli e le scene e i costumi originali di Giulio Coltellacci.

Come si evince dai nomi sopra riportati siamo di fronte alla riproposizione della versione storica originale con direzione artistica, coordinamento musicale, allestimento tecnico-scenografico e rifacimento costumi a cura del team creativo del Teatro Sistina.

Peccato che da nessuna parte sia scritto di chi siano le coreografie, elemento non da poco trattandosi di una commedia musicale con corpo di ballo e comunque elemento imprescindibile nei crediti di qualsiasi spettacolo.

La storia, che si svolge nella Roma papalina del XIX secolo, racconta di Rugantino, giovane baldanzoso, dedito allo scherzo e allergico ad ogni tipo di lavoro, e dei suoi espedienti per vivere senza impegnarsi in serie attività.

C’è poco da dire: Rugantino è uno spettacolo bellissimo e se si riesce a superare quel blocco mentale nei confronti di un protagonista un po’in là con gli anni rispetto a come lo si immaginerebbe, è godibilissimo.

D’altronde stiamo parlando di Enrico Montesano, un mostro sacro dello spettacolo italiano a tutto tondo (teatro, cinema, televisione) che, forte di una pluridecennale esperienza, conserva ancora grandissima energia e agilità fisica senza perdere apparentemente un colpo.

C’è da dire che tutto il cast di questo spettacolo è davvero eccezionale e molto ben assortito, a partire da una bellissima e bravissima Serena Autieri (Rosetta), per passare ad una irresistibile Edy Angelillo (Eusebia) e un super coinvolgente Antonello Fassari (Mastro Titta).

Notevoli tutti gli altri comprimari: la coppia Giulio Farnese (Don Niccolò) e Brunella Platania (Donna Marta) è irresistibile e i due magnifici attori riescono a ricreare dei personaggi incredibili e molto divertenti grazie a quel loro modo di declinare voci e atteggiamenti verso l’ironia e la farsa. Due modi unici, che appartengono solo a loro e che li caratterizzano, ma perfettamente in sintonia tra di loro.

Momenti di bellezza vengono cantati dalla potente e splendida voce di Matteo Montalto nel ruolo de il Serenante e davvero molto energica l’interpretazione di Marco Rea nei panni di Gnecco.

La famiglia Montesano dà prova di aver sfornato promettenti attori: mentre ne Il marchese del Grillo e ne Il Conte Tacchia il grande pubblico ha potuto apprezzare le spiccate doti di Enrico Michele Montesano, qui avrà l’opportunità di conoscere Marco Valerio Montesano in un’ottima prova.

Da citare anche l’apparizione di Monica Guazzini nei panni de La gattara.

Rugantino è uno spettacolo ancora e sempre appassionante, arricchito da un energico e valido ensemble.

Fa impressione pensare a quelle meravigliose scenografie conservate per quarant’anni chissà dove e ora ritirate fuori per questo bellissimo allestimento, così come i costumi, di cui alcuni originali, ritirati fuori da chissà quale magico baule.

Rugantino

Commedia Musicale di Garinei e Giovannini

Scritta con P. Festa Campanile e M. Franciosa

Collaborazione artistica di  Gigi Magni

Scene e Costumi originali di Giulio Coltellacci

Musiche di Armando Trovajoli

Con Enrico Montesano, Serena Autieri, Antonello Fassari, Edy Angelillo, Brunella Platania, Marco Valerio Montesano, Gerry Gherardi, Giulio Farnese, Marco Rea, Alessandro Lanzillotti, Tonino Tosto, Matteo Montalto, Roberto Attias, Monica Guazzini

E con Sandro Bilotta, Mattia Di Napoli, Valentina Bagnetti, Claudia Calesini, Alfonso Capalbo, Raffaele Cava, Marta Ciangola, Marco Ciullo, Laura Contardi, Anna Gargiulo, Sebastiano Lo Casto, Kevin Peci, Silvia Pedicino, Emmanuele Rescigno, Gloria Rossi, Raffaella Spina, Rocco Stifani, Rossana Vassallo, Giuseppe Carvutto, Francesco Miniaci

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Recensioni, Teatro, Teatro

Amor mio. Altro Spazio, 28 settembre 2018

Amor Mio

Un dramma esistenziale a più voci. Quando il passato non dà scampo.

Tornato in scena al teatro Altro Spazio, il 27 e 28 settembre 2018, Amor Mio ha coinvolto e commosso una platea molto partecipativa.

Lo spettacolo, bellissimo, è scritto, diretto da Simone Sibillano e interpretato dallo stesso Sibillano insieme a Brunella Platania e Chiara Di Bari.

Amor mio è una toccante storia di esclusione e abbandono e un disperato tentativo di riconciliazione con se stessi e il proprio doloroso passato.

Siamo alla fine degli anni ’70 e Giulio è un uomo che si veste da donna interpretando grandi personaggi musicali femminili durante i suoi spettacoli acclamati, ma anche derisi. Nonostante il clima di quegli anni segni un cambiamento rivoluzionario nel pensiero e nel modo di vivere della gente, nonostante il senso di ribellione e trasgressione nell’aria, nonostante la presenza attiva di movimenti a favore dell’emancipazione sessuale femminile, la paura del diverso, la repulsione verso ciò che è ambiguo e non definito, la feroce derisione verso chi non è conforme a certi canoni, sono ancora molto forti ed esercitano una pressione schiacciante sui più deboli o su chi è in difficoltà e in cammino verso una consapevolezza altra di se stesso.

Giulio non è solo un uomo che si traveste da donna. Giulio è un’anima in perenne sofferenza che non si riconosce nel suo corpo maschile e che cerca la propria realizzazione in Eva, che non è solo il personaggio che interpreta, ma la donna che vorrebbe essere. Giulio rinnega il suo nome e si rifugia in Eva, ma Eva deve fare i conti con il passato di Giulio: un passato di dolore e abbandono, un passato privo di affetto, di attenzioni e di amore. Giulio, infatti, ha subito e patito l’abbandono della madre, evento a cui mai ha saputo dare una motivazione e di cui non ha mai trovato una giustificazione, quindi impossibile da metabolizzare.

Al fianco di Eva c’è Jaq, sua moglie, sostegno insostituibile che ogni volta cerca di riportare in superficie Eva e di accompagnarla verso la vita che vorrebbe vivere. Eppure la presenza della madre di Giulio  incombe minacciosa al suo fianco, rinnovando ogni volta il ricordo di quell’abbandono e trascinandolo verso la disperazione.

Così, mentre Eva va in scena davanti a un pubblico di appassionati, ma anche di curiosi che la squadrano e di bigotti che la deridono, nei passaggi dal palco al camerino il suo mondo interiore esplode mandandola in tilt.

Questo feroce dissidio è ottimamente interpretato, sia dal punto di vista recitativo che vocale, da Simone Sibillano che ogni volta entra ed esce dai due personaggi caratterizzandoli con registri di voce diversi. Anche i movimenti sono decisamente pertinenti ed espressivi.

Nello stesso modo viene presentato il personaggio della madre, interpretato dalla sempre meravigliosa Brunella Platania, che nei ricordi di Giulio si esprime con cadenza dialettale, mentre quando interagisce con lui in camerino in un italiano pulito. Anche qui è da ammirare l’abilità con cui Brunella riesce ad attraversare i contrasti del proprio personaggio.

L’unico personaggio a rimanere saldo, ancorato alla realtà, è quello di Jaq, ottimamente interpretato dalla bravissima Chiara Di Bari, che ha il compito di riportare ogni volta protagonista e pubblico alla dimensione reale e contingente.

Il testo di Simone Sibillano è davvero ben scritto: nonostante la struttura complessa e articolata, nella quale i personaggi e le voci si sdoppiano e si avvicendano, la drammaturgia è precisa, chiara, coinvolgente e commovente e rivela con graduale disvelamento la drammaticità degli eventi.

Fondamentale la partitura musicale che, anche se non originale, viene rimodulata in modo da farne contenuto espressivo in continuità con il recitato. Canzoni come Amor mio, I giardini di marzo, Gracias a la vida, Historia de un amor, Poesia, Per una bambola si fanno testo raccontando la storia di Eva.

In particolare è davvero coinvolgente ed emozionante la scena de I giardini di marzo in cui i tre protagonisti riversano una carica emotiva molto forte e un’eccezionale interpretazione.

Le voci dei tre protagonisti, bellissime e diverse tra loro, naturali, falsate, rimodulate, da sole o in accordo, creano un tappeto di sfumature e accenti affascinanti e coinvolgenti di fronte a cui si può solo ascoltare commossi.

 

Amor mio

Altro Spazio

Scritto e diretto da Simone Sibillano

Con Simone Sibillano, Brunella Platania e Chiara Di Bari

Con la partecipazione straordinaria della voce di Teo Achille Caprio

Costumi, make up e consulenza drag a cura di K.B. Project

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