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Comunicati stampa, Teatro

GENTE DI FACILI COSTUMI /Teatro ROMA dal 15 ottobre al 27 ottobre

Gente di facili costumi foto def

TEATRO ROMA

Dal 15  al 27 ottobre 2019

 

PIETRO LONGHI                 PAOLA TIZIANA CRUCIANI

 

in

GENTE DI FACILI COSTUMI

 

di Nino Manfredi e Nino Marino

regia di Silvio Giordani

 

“Gente di facili costumi” è considerato uno dei testi più singolari rappresentati sulle scene teatrali italiane negli ultimi anni. La commedia, scritta a quattro mani da Nino Manfredi e Nino Marino è stata rappresentata per la prima volta nel 1988 dallo stesso Manfredi.

I protagonisti della pièce sono Anna e Ugo. Anna (Paola Tiziana Cruciani) esercita il mestiere più antico del mondo con il nome d’arte “Principessa”, è disordinata e rumorosa e tornando a casa a notte inoltrata ovviamente, disturba l’inquilino del piano di sotto Ugo (Pietro Longhi), un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema e che soffre d’insonnia. Il sogno di Ugo è fare un film d’arte e quando è a casa a scrivere ha bisogno di concentrazione e di tranquillità che non riesce a trovare a causa dei rumori che fa  Anna ogni  sera quando rientra in casa.

La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina rumorosa e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca con conseguente allagamento del piano di sotto e Ugo, afflitto anche da uno sfratto, trova rifugio da “Principessa”.

Ugo e Anna assumono il ruolo emblematico di rappresentanti di questa nostra società, in continua evoluzione. Lui presume di appartenere alla casta detentrice del potere culturale, lei, la peccatrice, l’emarginata, si esprime invece con il molto personale linguaggio della “verità”.

Il quadro che si delinea da questa convivenza “forzata” sono una serie di esilaranti e divertenti situazioni che danno vita a momenti di straordinaria comicità che divertirà e coinvolgerà il pubblico fino all’ultima battuta e al sospirato happy-end.

Nino Manfredi che interpretò e diresse la commedia a teatro presentava così la pièce: “Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l’onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport […] diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici  […] difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell’imbonimento pubblicitario […]. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all’utile”.

Con ironia ed umorismo attraverso il divertente incontro-scontro tra i due, la commedia ci dimostra che siamo diventati un po’ tutti gente di facili costumi… escluso i presenti naturalmente!

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Comunicati stampa, Teatro

Dialoghi/Platone scritto e diretto da Giovanni Franci e con Paolo Graziosi. Off/Off Theatre, dall’11 al 20 ottobre 2019

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Dall’11 al 20 ottobre 2019

VIA GIULIA, 19, 20, 21 – ROMA

DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

 

Spettacolo d’Apertura

DIALOGHI/PLATONE

Scritto e diretto da Giovanni Franci

con PAOLO GRAZIOSI

e con Gianmarco Bellumori, Alberto Melone, Riccardo Pieretti e Fabio Vasco

 

elaborazioni digitali Nuvole Rapide Produzioni, assistente Fabio Del Frate

 

SPETTACOLO PRODOTTO DA FONDAMENTA Srl

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MANIFESTO DELLA LIBERTA’ DI PENSIERO. ELOGIO ALLO SCANDALO. UN FATTO TUTT’ALTRO CHE CASUALE. “DIALOGHI/PLATONE”, CORTOCIRCUITO TRA TEATRO E FILOSOFIA, IL NUOVO SPETTACOLO DI GIOVANNI FRANCI INAUGURA LA TERZA STAGIONE IN VIA GIULIA

 

 

Venerdì 11 ottobre alle ore 21.00 si apre il sipario sulla terza stagione dell’OFF/OFF Theatre, gioiello di cultura e architettura che torna ad accendere Via Giulia, con un intenso cartellone firmato da Silvano Spada, direttore artistico del nuovo teatro romano, sempre più crocevia di volti protagonisti del dello spettacolo, della politica e della società.

Sarà la pièce Dialoghi/Platone, scritta dal drammaturgo Giovanni Franci (autore di opere di successo come L’Effetto che fa, Spoglia-toy e Roma Caput Mundi), a dare il via alla stagione di Via Giulia, che ospiterà trentotto spettacoli fino a maggio 2020 e che, dall’11 al 20 ottobre, vedrà sul palco il saggio Paolo Graziosi nelle vesti di Socrate, seguito dai giovani attori under 30 Gianmarco Bellumori, Alberto Melone, Riccardo Pieretti e Fabio Vasco, impegnati nella messa in scena di uno spettacolo manifesto della libertà di pensiero, un elogio dello scandalo per niente casuale, in cui si ride di ogni cosa e non si tace su niente.

 

LO SPETTACOLO

 

Cinque attori, decisi a portare in scena per la prima volta i Dialoghi “socratici” di Platone, si accorgono fin dalle prime battute del testo, che la storia che stanno accingendosi ad interpretare li riguardi nel profondo, intuiscono come per istinto, quanto quelle parole facciano già parte del loro dna culturale e sentimentale, etico, morale e politico. Paolo Graziosi, l’attore protagonista, è chiamato ad interpretare un Filosofo. Non un Filosofo qualsiasi, ma il Filosofo per eccellenza: Socrate. Padre della filosofia occidentale, primo grande martire della società civile, primo grande perseguitato per la causa della libertà di pensiero. Colui che ha distrutto ogni falsa certezza ed ogni pregiudizio servendosi di una sola arma: l’ironia. Un personaggio così complesso e carico di allusioni che ogni epoca della storia umana ha ritrovato in lui qualcosa che le appartenesse. Prototipo dell’intellettuale moderno, contestatore instancabile della società in cui vive e per questo, condannato a morte, assassinato da quella stessa società. Gianmarco Bellumori interpreta Eutifrone, un ragazzo che denuncia il proprio padre di un reato gravissimo. Fabio Vasco è Critone, migliore amico del filosofo. Riccardo Pieretti è Alcibiade, incarnazione stessa dell’erotismo. Alberto Melone, Fedone, descriverà gli ultimi istanti di vita del filosofo. Un cortocircuito tra teatro e filosofia, tra realtà e rappresentazione, tra vero e falso. Teatro e Filosofia, in fondo, condividono la stessa utopia, come il primo cerca di rendere visibile l’invisibile, la seconda vorrebbe dimostrare l’indimostrabile. I cinque attori ripercorrono quindi il processo e la messa a morte di Socrate come fosse una passione laica.

 

NOTE DI REGIA a cura di GIOVANNI FRANCI

In tutti i miei precedenti lavori, anche quando mi è capitato di affrontare la commedia, ho sempre cercato di dare luce ai sentimenti più bui dell’uomo, alle sue manie, ai suoi tormenti, in DIALOGHI/PLATONE, invece, cerco di raccontare l’uomo alle prese con i suoi sentimenti più alti, più belli e valorosi, non c’è spazio per meschinità, paure, violenza e alienazione. La parola, il discorso lontano da qualsiasi intento demagogico, la contestazione faccia a faccia (non dietro lo schermo di un computer o di uno smartphone) le grandi domande dell’uomo (quelle a cui Google non può rispondere) sono il motore di questa commedia.  “Dialoghi/Platone” è un manifesto della libertà di pensiero/è un’elegia in elogio dello scandalo/è una commedia in cui quattro ragazzi incontrano un filosofo/è una commedia filosofica in cui cinque attori portano in scena i Dialoghi di Platone/è uno spettacolo in cui ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è affatto casuale/è un dramma in cui si può ridere di tutto perché non si ha paura di tacere niente. Dante, nel Paradiso Terrestre, sulla cima del monte del Purgatorio, beve dalle acque di Lete per cancellare la memoria degli affanni terreni, poi dalle acque di Eunoè per vivificare lo spirito e prepararlo alla visione del Cielo. Affrontare i Dialoghi di Platone è come bere da entrambi i fiumi, essi ci liberano dai limiti della nostra esistenza e ci aprono la via ad una visione ideale dell’uomo e del mondo.

 

 

OFF/OFF THEATRE

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over65 18€; Ridotto Under35 15€;

Dal Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00

Info e Prenotazioni: +39 06.89239515 – offofftheatre.biglietteria@gmail.com

SITO: http://off-offtheatre.com/ – FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://www.instagram.com/offofftheatre/?hl=it

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Comunicati stampa, Teatro

Cometa Off: PIANTANDO CHIODI NEL PAVIMENTO CON LA FRONTE con Paolo Biag, regia di Pino Quartullo

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COMETA OFF – Stagione teatrale 2019 | 2020

 

15 | 20 ottobre 2019

Paolo Biag in

PIANTANDO CHIODI NEL PAVIMENTO CON LA FRONTE

di Eric Bogosian

regia Pino Quartullo

traduzione Pino Quartullo e Patrizia Monaco

aiuto regia Rachele Giannini

elementi scenici e costumi Tonino Natali

light designer Giulio Grappelli

 

Sarà in scena al teatro Cometa Off dal 15 al 20 ottobre 2019, PIANTANDO CHIODI NEL PAVIMENTO CON LA FRONTE di Eric Bogosian per la regia di Pino Quartullo. L’istrionico interprete dei 12 personaggi che attraversano lo spettacolo è Paolo Biag.

Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al teatro Lea Padovani di Montalto di Castro il 12 e 13 ottobre 2019.

 

Piantando chiodi sul pavimento con la fronte è stato portato per la prima volta in scena in Italia da Luca Barbareschi nel 1994, con un suo adattamento/riduzione ambientato in Italia. E da allora non è mai più stato rappresentato nel nostro paese. Questa versione curata da Quartullo con Paolo Biag, è integrale e fedelissima all’originale americano, anche per fermo volere dell’autore Eric Bogosian, che ha concesso i diritti dell’opera per due anni in esclusiva alla compagnia.

I 12 personaggi divertenti e inquietanti interpretati da Paolo Biag per descrivere la contemporaneità del 1993 in America, incredibilmente ritraggono perfettamente la nostra attuale realtà italiana del 2019: il perbenista travolto dai sensi di colpa di fronte ai derelitti, il pericoloso malato che si diverte a contagiare sulla metro, il nostalgico di una famiglia che non esiste più, i figli ingovernabili, i politici narcisisti mondani, i vip “impegnati” esteriormente perché “fa fico”, le contraddizioni interiori dell’autore-attore che parla al pubblico palesando il piacere di non piacere, la incontenibile moda dei tatuaggi e dei piercing, il fan egoriferito ipocrita, il guru che predica di dare egoisticamente spazio al bambino che è in noi fregandosene degli altri, il medico simpaticamente omicida, la difficoltà di vedere il bicchiere mezzo pieno durante la visione del telegiornale, l’impossibilità di tenere a bada il proprio pene, l’inconfidabile vena razzista, la PAURA (scritta a caratteri cubitali) materializzata nel filo spinato di protezione intorno alla propria casa onde evitare che un qualche sconosciuto vi entri per ucciderci/derubarci/violentarci e provocare in noi il naturale giustificato sano bisogno di uccidere,  un uso illimitato di droghe per migliorare la propria vita e trasformare l’attività sessuale in un otto volante, l’apparizione della nostra coscienza che ci consiglia di assumere una posizione rassegnatamente passiva di fronte a tutto quello che di inevitabilmente e inspiegabilmente brutto ci capiti, la rabbia, la rabbia potente che ci porta a dare testate sul pavimento così forti da poter piantare chiodi… e più Bogosian ci trasporta nel nostro peggio, più le nostre risate sono liberatorie.

 

Note di Pino Quartullo

Non finirò mai di ringraziare Paolo Biag per avermi dato l’opportunità di immergermi nel mondo di Bogosian, coinvolgendomi come regista per il suo spettacolo.

Non abbiamo ritenuto necessario sostituire con personaggi italiani quelli americani (citati da Bogosian nel testo) per fare satira nostrana.  Non abbiamo ritenuto necessario attualizzare il testo con personaggi e fatti di oggi. Come certi grandi classici ben radicati nella propria epoca, “Piantando…” continua a raccontarci, forse ancor più oggi di quando fu scritto, la nostra contemporanea realtà impazzita. L’Italia di oggi, ma ancora meglio bisognerebbe dire gli italiani di oggi, assomigliano molto a certi americani anni ’90.  Decidendo di lasciare il testo esattamente come era stato scritto nel 1993, il confronto con il nostro oggi, ci è sembrato ancora più inquietante.

Ho solo dirottato l’istinto rassicurante e comico di Paolo su territori lividi, violenti, aggressivi, provocatori, pur senza perdere l’irrefrenabile comicità di cui il testo di Bogosian è traboccante.

Far ridere e colpire allo stomaco. Una risata vi risveglierà, vi metterà in guardia, facendovi riflettere come davanti ad uno specchio.

Forse ognuno ritroverà un pezzetto di sé in ognuno dei 12 personaggi che Bogosian ci descrive.

Paolo Biag, da anni, studia e lavora autonomamente su testi di Bogosian: materiale straordinario per un attore. L’autore di origini armene, scampato al genocidio turco e vissuto in America, da quando aveva 9 anni, offre possibilità interpretative virtuosistiche uniche, con continui cambi e ribaltamenti, finalizzati alla descrizione analitica, lacerante, violentemente sincera, delle più aberranti tipologie umane dei nostri tempi.

 

Piantando chiodi sul pavimento con la fronte  è andato in scena in anteprima al Minetta Lane Theatre in New York City nel gennaio 1994 e prodotto da Frederick Zollo, Nick Paleologos, Ron Kastner e Randy Finch. Presentato grazie ai contributi della United Talent Agency.

 

A proposito di Bogosian

Eric Bogosian (24 aprile 1953) è un attore, drammaturgo, scrittore americano.
Nato a Woburn, nel Massachusetts, da una famiglia di origini armene, dopo essersi laureato all’Oberlin College, si trasferì a New York  per intraprendere una carriera teatrale.

Da attore, Bogosian ha uno stile che lo contraddistingue tra gli altri. I suoi show in cui egli è l’unico interlocutore sono una commistione minimalista di commedia nera, commenti geopolitici e realismo sociale. Quando recita sul palco, Bogosian di solito interpreta svariati personaggi ma non usa costumi particolari né sfondi: solo una sedia ed un microfono.

Tra il 1980 e il 2000 scrive i suoi sei monologhi: Men Inside; FunHouse; Drinking in America; Sex, Drugs, Rock & Roll; Pounding Nails in the Floor With My Forehead; Wake Up and Smell The Coffee per i quali ha ricevuto tre Obie awards. Altre opere teatrali di Bogosian sono SubUrbia; Griller; Red Angel; Humpty Dumpty. Tra i romanzi ricordiamo Mall e Wasted Beauty. Alcune delle sue commedie sono state messe in scena a Broadway. Fra i suoi spettacoli di successo si segnala Talk Radio (1987), diventato poi un film di Oliver Stone con Bogosian nei panni del protagonista. Questa opera gli è valsa la nomination al premio Pulitzer e l’Orso d’argento al Festival di Berlino.

Tra i suoi film come interprete e sceneggiatore, ricordiamo: Cadillac Records (2008); Blade:Trinity (2004); Wonderland (2003); Ararat – Il monte dell’Arca (2002); Gossip (2000); Harry a pezzi (1997); Il colore del fuoco (1996); Benvenuti a Suburbia (1996); L’ultima eclissi (1995); Trappola sulle montagne rocciose (1995); Talk Radio (1988). Bogosian ha fatto parte del cast di Law & Order: Criminal Intent nel ruolo del capitano Daniel Ross, ruolo che precedentemente era di Jamey Sheridan. Precedentemente ha partecipato anche a due episodi della terza stagione della serie madre Law & Order – I due volti della giustizia, interpretando un avvocato difensore.

 

Paolo Biag

Paolo Biag nasce a Tarquinia il 18 maggio 1971. Si avvicina al teatro durante un corso fatto per caso e per curiosità ma è folgorazione immediata. La scoperta delle infinite possibilità espressive, la catarsi, la sperimentazione diretta di quella pluralità dell’io che fu studio della psicologia di fine ‘800 e poi ispirazione dei lavori teatrali di Pirandello, la presa di coscienza di quella “frustrazione da nullità” descritta dallo psicoanalista Aldo Carotenuto che nasce dalla coscienza del soffocamento dell’io rispetto alla glorificazione di quel ruolo sociale che è compromesso tra individuo e collettività. Paolo vive tutto questo attraverso i suoi personaggi, attraverso le sue maschere da trasformista.

Da allora frequenta diversi corsi di recitazione, sperimentando il teatro dal drammatico al comico, alla ricerca di quella pluralità dell’animo umano, alla ricerca di quell’io annichilito.

Nel 2011 studia Improvvisazione con i docenti di Improteatro presso la Scuola Nazionale di Improvvisazione Teatrale di Civitavecchia. Studia i meccanismi della comicità presso l’Accademia Nazionale del comico di Roma, e poi alla scuola di cabaret dell’Accento teatro di Testaccio con cui collabora attualmente. Partecipa al workshop “Il Potere dell’Attore”, tenuto da Ivana Chubbuck presso il teatro Eliseo di Roma.

Nel luglio 2018 inizia la collaborazione con Pino Quartullo per “Come se fosse lei”, andato in scena con Pino Quartullo, Paolo Biag (coprotagonista) e Gaia Messerklinger, con musiche di Nicola Piovani eseguite da Raffaele Collicenza, presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati. Nel 2019 è interprete del monologo “Piantando chiodi nel pavimento con la fronte” di Eric Bogosian, diretto da Pino Quartullo.

 

Pino Quartullo

Autore, attore e regista. Laureato in Architettura. Diplomato in regia all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Diplomato in recitazione al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Gigi Proietti. Numerosi premi tra cui: Concha de oro a San Sebastian e Nomination all’Oscar 1987 per miglior cortometraggio mondiale (Academy of Motion Picture Arts and Sciences) con EXIT, secondo classificato (autore, co-regista, attore). Debutta in cinema con IL MARCHESE DEL GRILLO di Monicelli, con Alberto Sordi. In teatro con L’AVARO di Moliere con Paolo Stoppa regia di Giuseppe Patroni Griffi.       Dirige opere liriche, musical, prosa. In cinema scrive, dirige ed interpreta quattro lungometraggi : QUANDO ERAVAMO REPRESSI con Francesca d’Aloja, Alessandro Gassman, Lucrezia Lante della Rovere e con la partecipazione di Vittorio Gassman (1992); LE DONNE NON VOGLIONO PIU’ con Lucrezia Lante della Rovere, Antonella Ponziani, Rosalinda Celentano, Francesca Reggiani. (1993); STORIE D’AMORE CON I CRAMPI con Sergio Rubini, Chiara Caselli, Debora Caprioglio e Rossella Falk (1996); LE FAREMO TANTO MALE con Stefania Sandrelli e Ricky Memphis(1998).

In cinema e televisione come attore  lavora con: Dino Risi, Luigi Magni, Mario Monicelli, Antonello Falqui, Ugo Gregoretti, Enzo Trapani, Monica Vitti, Nanni Loy, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Gianfranco Albano, Luigi Perelli, Marthe Keller, F. B. Taviani, Laura Antonelli, Enrico Maria Salerno, Ricky Tognazzi, Sophia Loren, Gerard Oury, Sabine Azema, Pierre Arditi, Umberto Marino, Alessio Boni, Giovanni Veronesi, Silvio Muccino, Elio Germano, Giacomo Campiotti, Rossella Izzo, Christian De Sica, Lorella Cuccarini, Monica Guerritore, Remo Girone, Veronica Pivetti, Lina Sastri, Sergio Castellitto, Federico Moccia, Raoul Bova, Pupi Avati, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Manetti Bros, Giampaolo Morelli, Gigi Proietti, Sergio Assisi, Paolo Genovese, Luca Miniero, Margherita Buy.  In teatro come attore recita in 64 spettacoli tra cui: A ME GLI OCCHI PLEASE con Gigi Proietti, con altri allievi del Laboratorio; come coprotagonista con Elena Sofia Ricci in ESTATE E FUMO di Tennessee Williams, regia di Armando Pugliese, (1996’98), ne IL VANTONE di PierPaolo Pasolini con Arnoldo Foà (2001) ; interpreta TIMONE D’ATENE di Shakespeare, regia di Jurij Ferrini. GOSSIP, A SCUOLA DI MALDICENZA di Richard B. Sheridan, con Toni Bertorelli, Gianluca Guidi (al Globe Theatre di Roma). È protagonista maschile in tre spettacoli con la regia di Gigi Proietti: ne IL DRAMMA DELLA GELOSIA di Scola, Age e Scarpelli, con Pierfrancesco Favino (1999), Edoardo Leo (2000) e Sandra Collodel; in STREGATA DALLA LUNA di John Patrick Shanley, con Sandra Collodel e Isa Barzizza  (2003-2005) Politeama Teatro Brancaccio; in QUELLA DEL PIANO DI SOPRA di Pierre Chesnot, con Sandra Collodel. (stagione 2005-2007); coprotagonista ne L’EBREO di Gianni Clementi, con Ornella Muti (2009-2010); con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli in SIGNORI LE PATE’ DE LA MAISON! (dal 2013 al 2016); in COME SE FOSSE LEI con Lino Guanciale e Fabio Troiano (2018-2019);

Nei prossimi mesi sarà protagonista ne IL FU MATTIA PASCAL dal romanzo di Luigi Pirandello, regia Guglielmo Ferro (grande successo al Festival di Borgio Verezzi 2018). Dopo lo straordinario esito al Festival di Borgio Verezzi 2019, da Febbraio 2020 sarà ancora co-protagonista (e regista) di HOLLYWOOD BURGER di Roberto Cavosi, con Enzo Iacchetti, prodotto da La Contrada di Trieste (a Maggio 2020 al teatro Olimpico di Roma); sarà coprotagonista con Paolatiziana Cruciani in CHI L’HA VISTA? una commedia di Paolatiziana Cruciani, (a Maggio 2020 al teatro Manzoni di Roma). È coprotagonista maschile nel film BURRACO FATALE di Giuliana Gamba, con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Loretta Goggi, in imminente uscita nei cinema.

 

 

Teatro Cometa Off – Via Luca della Robbia 47,
Dal martedì al sabato ore 21:00 – Domenica ore 18:00

Info e prenotazioni Tel. 0657284637

Biglietti: Prezzo intero 15,00€

TESSERA ON LINE: sul sito http://associati.cometaoff.it/- Euro 2,50 / A TEATRO: almeno un’ora prima dello spettacolo – Euro 3,50

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