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Comunicati stampa, Danza, Eventi

AL CIRCO MASSIMO “LE QUATTRO STAGIONI”, LA NUOVA CREAZIONE DI GIULIANO PEPARINI

giuliano

OPERA AL CIRCO MASSIMO

Le quattro stagioni 25, 26, 30 luglio e 2, 3 agosto 2020

AL CIRCO MASSIMO LA RIPARTENZA DEL

CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
CON UNA CREAZIONE DI GIULIANO PEPARINI
Domani in streaming sul canale You Tube ufficiale
la lezione di ballo con Eleonora Abbagnato

COMUNICATO STAMPA

23 luglio 2020

Dopo Rigoletto e Il barbiere di Siviglia, il cartellone della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma al Circo Massimo continua con la prima assoluta di un nuovo balletto, Le quattro stagioni firmato da Giuliano Peparini su musica di Antonio Vivaldi.

Il coreografo romano, alla sua terza creazione per la compagnia capitolina, racconta le naturali “stagioni” della coppia: dai primi sguardi che si incrociano con pudore (la Primavera), ai fuochi della passione (l’Estate) e al loro progressivo spegnimento (l’Autunno), fino ad arrivare al gelo dei rapporti (l’Inverno). Intorno alle coppie principali, ci sarà il nostro Corpo di Ballo che Peparini farà danzare rispettando le norme di sicurezza obbligatorie.

Di forte impatto emotivo sarà la voce recitante di Alessandro Preziosi che farà da intermezzo tra una stagione e l’altra.

Le celebri Quattro stagioni di Vivaldi, su base registrata, sono eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera con Vincenzo Bolognese, violino solista. Tra i brani musicali registrati anche la Sonata in fa minore K. 466 di Domenico Scarlatti, eseguita al pianoforte da Antonio Maria Pergolizzi. Completano la creazione, scene e costumi improntati ad un’essenziale linearità, rispettivamente firmati da Andrea Miglio e Anna Biagiotti. Fondamentale l’apporto delle luci di Marco Vignanelli e dei video di Edmondo Angelelli e Giuliano Peparini. Spetterà ai danzatori Rebecca Bianchi e Claudio Cocino (Primavera), Marianna Suriano e Giacomo Castellana (Estate), Susanna Salvi e Michele Satriano (Autunno), Sara Loro e Alessio Rezza (Inverno) superare la sfida che questo momento impone all’arte della danza.

Dopo la prima rappresentazione assoluta di sabato 25 luglio, previste quattro repliche: domenica 26 luglio, giovedì 30 luglio, domenica 2 agosto, lunedì 3 agosto, ore 21.

Prima della prima, venerdì 24 luglio alle 10:00 in prima visione sul canale You Tube del Teatro dell’Opera di Roma, sarà trasmessa in streaming la lezione della direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato sul palcoscenico del Costanzi. Il pubblico potrà seguire un momento della ripresa dell’attività artistica in Teatro, dopo la brusca interruzione del 5 marzo, proprio durante le repliche del balletto Il Corsaro. “Questo periodo ci ha uniti più che mai, non ci siamo mai lasciati; – racconta Eleonora Abbagnato – sentivo i danzatori spesso, preoccupati soprattutto di come rimanere in forma. Per questo ho proposto di tagliare un linoleum che avevamo nei nostri magazzini. Ognuno di loro ne ha ricevuto un pezzo per allenarsi in modo migliore da casa, senza scivolare”. I vincoli della sicurezza sono diventati opportunità per trovare nuove soluzioni. Il palcoscenico del Costanzi si è trasformato in sala ballo, a disposizione delle classi di un numero massimo di dieci persone distanziate, a lezione sotto l’occhio attento della Direttrice. “Dei cinque anni di lavoro qui – prosegue Eleonora Abbagnato – questo è stato forse il momento più importante per me, avere il corpo di ballo in forma e ripartire con una nuova creazione che certamente rimarrà nella storia. È un grande segnale e un onore per tutti noi”.

Sabato 25, in occasione della prima del balletto Le quattro stagioni del Teatro dell’Opera, gli Igers della community di Roma e Lazio avranno il compito esclusivo, per la prima volta, di raccontare lo spettacolo non solo fronte-palco e dagli spalti ma anche nel più suggestivo ed intrigante backstage.
La Community Igers presente, capitanata da Matteo Molle e Giulio Pugliese, Community Manager di IgersRoma, attraverso i propri scatti racconterà in una versione assolutamente inedita quello che avviene durante il balletto, ricondividendo il tutto sui propri canali social e rendendo partecipe il pubblico di uno spettacolo nello spettacolo, di rara suggestione, mai visto prima.

Per informazioni: operaroma.it

In copertina Le quattro stagioni Rebecca Bianchi, Giuliano Peparini, Claudio Cocino – Circo Massimo 2020 ph Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera di Roma

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Comunicati stampa, Danza, Eventi

FUORI PROGRAMMA – Festival Internazionale di Danza Contemporanea

teatro-2

Dal 28 al 30 luglio 2020 _ Arena del Teatro India

European Dance Alliance/Valentina Marini Management

presenta

FUORI PROGRAMMA

Festival Internazionale di Danza Contemporanea

direzione artistica Valentina Marini

Tre appuntamenti in programma

Lava Bubbles della Compagnia Zappalà Danza _ 28 luglio

il double bill, Ibis Tanz e Lute-arrivo delle scintille e dei bagliori in ogni cosa della Compagnia Le Supplici _ 29 luglio

Last Space della Compagnia Frantics Dance Company con il live set a cura di Molotoy-Andrea Buttafuoco _ 30 luglio

 

Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 

e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale

 

Fuori Programma, con la direzione artistica di Valentina Marini, alla sua quinta edizione torna in scena nell’estate 2020. Il Festival è prodotto da European Dance Alliance/Valentina Marini Management con il contributo di Roma Capitale in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo e V Municipio.

Il calendario, che si divide quest’anno in due sezioni itineranti per la città, assolve a una vocazione che risponde alla partecipazione e alla relazione tra luoghi, persone e geografie disegnando una diversa traiettoria attraverso i quartieri e i Municipi coinvolti per ribaltare il rapporto tra centro e periferie. La prima parte del Festival si svolge a fine luglio, dal 28 al 30, attraversando gli spazi esterni del Teatro India con tre eventi nell’arena, per poi proseguire, nel mese di settembre, con performance urbane itineranti nei cortili e giardini del Quartiere Quarticciolo (Municipio V).

I tre appuntamenti programmati nei rinnovati spazi esterni del Teatro India sono progetti esclusivi riscritti dagli autori in versione site specific da fruire all’ora del tramonto.  Lava Bubbles (28 luglio ore 19.45) di Roberto Zappalà e Nello Calabrò affida a Compagnia Zappalà Danza e due batteristi live la serata di apertura. La pièce, che parte del progetto Nella città, la danza, esplora il rapporto tra la performance e il territorio che la accoglie. Le “bolle” citate nel titolo oltre a evocare l’Etna, simbolo naturale della regione in cui la compagnia risiede, vogliono essere metafora del ritmo della vita quotidiana, di un magma incessante che scorre ridefinendo continuamente il tessuto urbano e sociale delle città contemporanee e, in questo caso auspicio, di un nuovo fermento, di una nuova vitalità che insieme andremo a riscoprire.

Il secondo appuntamento è affidato alla scrittura coreografica di Fabrizio Favale che presenta un riallestimento del dittico Ibis Tanz e Lute-arrivo delle scintille e dei bagliori in ogni cosa (29 luglio ore 19.45), creazione per due danzatori de Le Supplici e coprodotto da MilanOltre.

Chiude il terzo giorno di programmazione Last Space (30 luglio ore 19.45), un progetto di Marco Di Nardo per Frantics Dance Company accompagnato dal live set a cura di Molotoy-Andrea Buttafuoco. Il collettivo con sede a Berlino sintetizza la ricerca di un gruppo di performer la cui esperienza fonde B-boying, Hip-hop, tecniche di improvvisazione e tecniche contemporanee. Chiude questa prima parte del Festival, il live set Musique d’ameublement (30 agosto ore 22.00), illuminata intuizione del celebre compositore Erik Satie, dove l’elettronica di Andrea Buttafuoco incontra il violoncello di Carmine Iuvone, polistrumentista per Nicola Piovani, Francesco Motta, Danilo Rea e la tromba di Domenico Rizzuto, jazzista che vanta numerose collaborazioni internazionali quali Craig Haynes, Bob Quaranta, Pete Locket. Tape loops.

Il Festival prevede incontri a cura di Casa dello spettatore (28 luglio ore 18:30; 29 e 30 luglio ore 19) tra opere, spettatrici e spettatori nel tempo disteso dell’estate, un’occasione per ri-trovarsi in un fuori programma che, a partire dall’esperienza di vedere la danza contemporanea, riattiva dopo una lunga e forzata pausa, una conversazione in presenza tra città e creatività; e subito dopo gli spettacoli, incontri a cura di Viviana Raciti (Teatroecritica.net) con i protagonisti: Roberto Zappalà (28 luglio) e Marco Di Nardo & Andrea Buttafuoco (30 luglio).

Fuori Programma prosegue l’indagine creativa iniziata nel 2016 intorno al vasto paesaggio della scena contemporanea internazionale. La recente emergenza virale, che ha coinvolto lo stato di salute fisica, economica, artistica nazionale e internazionale, carica di nuove urgenze e significati il Festival esaltando la potenza dell’imprevisto, del fuori programma appunto, in relazione alla prossimità tra i corpi e al loro movimento libero nella città. È quindi l’accezione del Fuori a tracciare il sentiero del percorso creativo di questa edizione che propone un programma inteso ad accogliere gli spettatori andando verso, raccogliendolo intorno, abbracciando idealmente l’artista negli spettacoli volutamente allestiti in una dimensione circolare nell’Arena Teatro India a luglio. Per il mese di settembre, nel Quartiere Quarticciolo, performance, letture, e laboratori che rovescino la tradizionale traiettoria che ci vede spostarci dai luoghi di fruizione culturale, per portare gli stessi contenuti direttamente “a casa” delle persone.

Video: https://vimeo.com/439533943

foto: https://www.dropbox.com/sh/906vx27bchhqa58/AAANSf2czaMQMMrJJlsh0UQTa?dl=0

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Danza, Eventi, Musical, Teatro, Teatro

Il Regno Unito Stanzia 1,5 Miliardi Di Sterline Per Il Settore Artistico

boris

Nel Regno Unito l’artista è considerato un lavoratore al pari degli altri e tutelato dallo Stato. Dopo che Sam Mendes ha istituito il Theatre Artists Fund, Boris Johnson ha promesso un enorme gettito di denaro nel settore dello spettacolo che pare non avere precedenti

Domenica 5 luglio 2020 Boris Johnson ha dichiarato di voler stanziare 1,5 miliardi di sterline per mantenere a galla il settore artistico del Regno Unito, una somma definita “sorprendentemente ambiziosa” destinata a musei, gallerie, teatri e locali musicali.

Si tratterebbe del più grande investimento in unica soluzione nella cultura del Regno Unito.

Il drammaturgo James Graham, ha affermato: “Se questo pacchetto è ambizioso come sembra, allora le conversazioni all’interno del nostro settore ora dovranno rivolgersi a come potrebbe essere la nostra ripresa in termini di protezione di eventuali guadagni realizzati negli ultimi anni su inclusione, rappresentazione e diversità, e su come questo supporto possa raggiungere chi ne ha più bisogno, in particolare al di fuori di Londra”.

Boris Johnson ha dichiarato che l’arte e la cultura sono l’anima della nazione, dicendosi consapevole della necessità di preservarle per le generazioni future aiutando gruppi e luoghi artistici a rimanere a galla in questo lungo e drammatico periodo di chiusura forzata.

Il pacchetto include:

1) un piano di supporto da 1,15 miliardi di sterline per le organizzazioni culturali in Inghilterra, costituito da 270 milioni di sterline in prestiti e 880 milioni di sterline in sovvenzioni.

2) 100 milioni di sterline di sostegno mirato alle istituzioni culturali nazionali inglesi e al patrimonio inglese.

3) 120 milioni di investimenti di capitale per riavviare la costruzione di infrastrutture culturali e per progetti di costruzione del patrimonio in Inghilterra sospesi a causa della pandemia.

4) soldi extra per le amministrazioni decentrate, con 97 milioni per la Scozia, 59 milioni per il Galles e 33 milioni per l’Irlanda del Nord.

I grandi nomi dello spettacolo dal vivo inglese hanno elogiato, stupiti, questa iniziativa, augurandosi che ci sia un reale sostegno per il mantenimento e per la ripartenza.

Andrew Lloyd Webber, tra i più famosi impresari teatrali del mondo, ha dichiarato: “È assolutamente fondamentale che il settore culturale britannico sia rimesso in salute il prima possibile e non vedo l’ora di vedere i dettagli del pacchetto di salvataggio e lavorare ulteriormente con Oliver [Dowden, Segretario alla cultura] riaprendo al più presto tutti i teatri britannici, sia grandi che piccoli “.

Nonostante il grande gettito previsto, per molti è già troppo tardi: molte attività, come cinema, locali e teatri anche di prestigio, hanno già chiuso i battenti, pare, definitivamente.

La speranza è che questa immissione di liquidità raggiunga anche realtà minori o site in piccole città, attività fondamentai per le economie locali.

E’ troppo presto per dire se i fondi annunciati da Johnson eviteranno licenziamenti di massa nel settore dello spettacolo e intrattenimento

Intanto, Sam Mendes, regista cinematografico e teatrale, ha istituito un fondo di emergenza per i professionisti del teatro più a rischio. In questo caso, destinatari del fondo sono non le organizzazioni e le istituzioni, ma i singoli artisti che hanno più bisogno.

Si tratta del Theatre Artists Fund, un fondo che consente un rapido accesso a sovvenzioni: si parla di 1000 sterline una tantum a richiedente, rivolto ai freelance più vulnerabili.

Il fondo è stato istituito con una donazione iniziale di 500.000 sterline da parte di Netflixdopo che Mendes il mese scorso li aveva chiamati in causa facendo riferimento al grandissimo incremento che la Società aveva avuto proprio grazie alla pandemia.

Il Theatre Artists Fund è progettato per supportare coloro che non sono stati informati dai datori di lavoro, non hanno ricevuto SEISS (regime di sostegno al reddito da lavoro autonomo) e non sono stati in grado di lavorare da quando i teatri hanno chiuso a metà marzo a causa di Covid-19.

Per poter beneficiare del fondo, i candidati devono aver lavorato a teatro tra il 1 ° gennaio 2019 e il 31 marzo 2020 e devono dimostrare di avere risparmi limitati.

Il Theatre Artists Fund è stato istituito con The Society of London Theatre e UK Theatre il cui CEO, Julian Bird, ha invitato compagnie e individui “che hanno prosperato nel settore e coloro che non possono immaginare un futuro senza teatro” ad aiutare a sostenere il fondo.

In un articolo sul Financial Times di giugno, Mendes ha fatto proposte pratiche per aiutare il teatro durante il periodo di chiusura. Oltre a chiedere ai servizi di streaming di intensificare e sostenere il teatro, ha proposto un aumento delle aliquote per il regime di sgravi fiscali del teatro, dal 20% al 50%, e ha invitato il governo a diventare un custode de teatro similmente ai privati che investono in produzioni e condividono i profitti di spettacoli di successo. “Questa non è una richiesta per un volantino, o per il supporto a lungo termine della vita”, ha scritto, ma piuttosto un’offerta per il governo “per diventare partner in un business di successo”.

Questo accade nel Regno Unito. Lascio a voi i confronti con il nostro Paese (o paese?).

Fonte The Guardian

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