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Comunicati stampa, Teatro

Processo a Pinocchio. Teatro Sistina, 16 novembre 2015.

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PROCESSO A PINOCCHIO

una psico commedia noir a carattere musicale

Premiato agli Oscar italiani del Musical per le Migliori Musiche Originali di Marco Spatuzzi

e candidato finalista nella categoria Miglior Musical off

TEATRO SISTINA, LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015 ORE 21

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CREDITI

 

Chi ha ucciso con un colpo di martello il povero Salvatore Grillo di professione psicoterapeuta? Pino, accanto al corpo della vittima con in mano l’arma del delitto sembrerebbe la risposta più ovvia. Ma il presunto colpevole, che non tiene a freno le sue bugie, ha una moglie che non tiene a freno la sua lingua, “una” amante che non tiene a freno le sue voglie, “un” amante che non tiene a freno i suoi vizi e una mamma invadente che non tiene a freno la sua pazienza! Tutti presenti al momento del delitto, tutti convinti della sua colpevolezza. Tutti e nessuno! E allora non resta che ripercorrere eventi e situazioni, attraverso un percorso psicanalitico di gruppo condotto dalla vittima stessa, unica depositaria di una verità che non può rivelare per “segreto professionale”. Sarà lui a guidare il protagonista dentro e fuori dal tunnel della realtà per cercare, fra le sue psicosi, un movente che potrebbe dare un senso ai fatti e condurre la compagine verso un sempre rassicurante lieto fine! Perché in fondo ogni favola inizia con un “C’era una volta” e finisce con un “E vissero tutti felici e contenti”…O no?

Il SISTINA in collaborazione con FREEZERDANCE STUDIOS

presenta

CRISTIAN RUIZ in

PROCESSO A PINOCCHIO

una psico commedia noir a carattere musicale

con la partecipazione straordinaria di

LUCA GIACOMELLI FERRARINI e con (in ordine alfabetico)

VALENTINA ARENA

BRIAN BOCCUNI

DEBORA BOCCUNI

ELENA NIERI

e con al pianoforte

FEDERICO ZYLKA

musicisti aggiunti

ANDREA SCORDIA (BASSO)

TIZIANO COFANELLI (BATTERIA)

costumi e allestimento scenico

BIANCA BORRIELLO

luci e direzione tecnica

DANIELE CEPRANI

movimenti coreografici

DEBORA BOCCUNI

musiche MARCO SPATUZZI

scritto e diretto da ANDREA PALOTTO

 

 

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DICONO DI NOI

(G. D’Errico)

«Il musical italiano, salvo affidarsi a progetti esteri riallestiti non gode di grande fortuna. Per questo i tentativi di riportare il genere ai livelli che onorarono il nostro teatro negli anni passati sono da sempre accolti con estrema fiducia. Il piacere è doppio quando tale fiducia è ricambiata dal risultato finale. È il caso di questo Processo a Pinocchio, una psico commedia noir a carattere musicale – come da volere dell’autore Andrea Palotto, lo stesso de “L’ultima strega” – che, non tanto per la storia quanto per la cura della messa in scena, non sfigurerebbe affatto con produzioni più blasonate.

Inizia come Dolores Claiborne (il protagonista Pino brandisce un martelletto da battitore d’asta al posto del mattarello dell’eroina kinghiana, mentre ai suoi piedi giace il cadavere del suo psicanalista), prosegue come una tipica indagine in stile Cluedo, con tanto di colori predominanti a contraddistinguere i personaggi coinvolti nella scena del crimine, e termina col più classico dei capovolgimenti psichiatrici. Il giallista di lungo corso, infatti, non tarderà ad individuare subito la soluzione dell’intrigo, ma accanirsi su un tale dettaglio equivarrebbe a fissare il dito che punta la luna.

Lo spettacolo è di estrema gradevolezza, frenetico nel ritmo (a rischio di mandare in confusione lo spettatore) e vivace nell’ironia, con un delineamento perfetto delle pedine dell’intreccio (la ninfo-cleptomane, la sposa bipolare e parolacciara, il gay d’azzardo, la mamma castrante) e un protagonista il cui status è sempre messo in crisi dal carisma delle spalle. Preparatissimi gli interpreti, splendide le voci e trascinanti alcuni numeri con musiche dal vivo, in un palco colorato come un incubo pop e con lo stesso Ruiz. Protagonista della piece, che sembra più il bimbo del flashback di Profondo rosso che non il bugiardo Pinocchio. La trovata delle poltrone puff in tinta come moto perpetuo finale, oltre ad avere un senso alla luce del colpo di scena, ha una resa emotiva insperata. Il tutto in 90 civilissimi minuti. Un “processo” che lascia ben sperare!»

 

DICONO DI NOI

ESTRATTI STAMPA E WEB

(G. Leone)

«…sul palco si intreccia una storia intrigante quanto intelligente. Il tutto ruota attorno ad un delitto, le battute sono al fulmicotone susseguendosi velocemente ed il ritmo che gli attori devono tenere fra loro è serrato, complicato come gli ingranaggi di un orologio che per funzionare non deve mancare un solo movimento di lancette e rotelle…»

«Cristian Ruiz, è ben compenetrato nel ruolo di Pino che gli consente di passare piacevolmente dalla commedia al dramma, dimostrando tutto il suo eclettismo, dai momenti più esilaranti a quelli drammatici.»

«… Luca Giacomelli Ferrarini è talmente credibile, da galvanizzare il pubblico con i giusti tempi comici come quelli drammatici.»

«Processo a Pinocchio è una pièce che merita di essere vista. E’ una commedia musicale brillante, fresca e molto raffinata.»

 

(F. Boni)

«…è una commedia noir divertente, simpatica e molto piacevole, ma, soprattutto è frizzante, giovane e innovativa: un’idea originale raccontata con piglio esuberante dove ogni elemento, ogni personaggio assume un significato specifico e particolare perfettamente inserito nella trama..»

«Ad Andrea Palotto, autore e regista, va riconosciuto il grande merito di aver creato una trama avvincente ed efficace, assolutamente non banale, ma originale e con colpi di scena ben assestati… Uno dei pregi dell’autore e regista è quello di essere riuscito a costruire una struttura labirintica articolata, attraversando le menti malate dei personaggi, riuscendo sempre però a sostenere lo spettatore in questo percorso, accompagnandolo, senza che se ne accorga, agevolmente verso l’uscita e la soluzione del mistero.»

«Bellissime e coinvolgenti le musiche di Marco Spatuzzi e le liriche originali, che integrano e proseguono il recitato come un unico discorso: Una colonna sonora che è parte integrante della storia e che ti lascia la voglia di ascoltarla anche a casa…»

«I dialoghi sono incalzanti, brillanti, “politicamente scorretti” anche, incisivi, ficcanti: non c’è banalità, il tono è sempre sostenuto, non ci sono cali.»

 

(T. Turnaturi)

Cinque personaggi su altrettanti coloratissimi pouf a sacco osservano attoniti un uomo apparentemente privo di vita bocconi su un altro sgabello.

Inizia così un viaggio psicanalitico che è una discesa agli inferi che ciascuno compie nell’oscura profondità di sé stesso. Il cadavere, l’unico a conoscere la verità della sua morte, snoda il fil rouge che, legando i protagonisti fra loro, tutti li riconduce a sé, depositario dei loro segreti essendo lo psicanalista di ciascuno, nella totale noncuranza di ogni regola deontologica.

Ampie incursioni nella favola che ha accompagnato la nostra infanzia, il Pinocchio di Collodi contornato dalla fata Turchina, il Grillo parlante, il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco. Il frastornato Pino amaramente postilla che ogni favola inizia con “C’era una volta” e finisce con “E vissero tutti felici e contenti”. La sua favola come finirà? È tortuoso e anche doloroso il percorso, parallelo al percorso collettivo nelle proprie psicosi, con un epilogo inaspettato e inquietante. Una metafora surreale della favola e della vita!

 

(Il bello e il cattivo tempo) web

“La verità comincia con una bugia”. Una trama intrigatissima, svela dolcemente un finale mozzafiato. Grazie alla sapiente regia di Andrea Palotto ci si muove nei complicati processi mentali di Pino scoprendo e riscoprendo attraverso lui, le psicosi deliranti di tutti i personaggi di questa psico-favola. Un continuo susseguirsi di mutamenti psicologici e colpi di scena tengono il pubblico aggrappato alla poltrona con sorriso sulla bocca, incapace di scoprire il vero movente se non dopo il finale. Le musiche scritte dal maestro Marco Spatuzzi completano l’opera. Uno psico noir con i controfiocchi. Gli attori ci stupiscono con complesse performance recitative e canore accompagnati da una band celata come l’incredibile epilogo della vicenda.

 

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INTERPRETI PRINCIPALI

CRISTINA RUIZ  – Pino

Cristian è uno dei più affermati e completi performers italiani.

Si forma negli Stati Uniti, a Broadway con maestri internazionali

come Terry Beeman, Debbie Allen e Susan Stroman.

Studia recitazione il NY Movie Center e a Roma con Beatrice Bracco.

– MUSICAL e PROSA GHOST – Ruolo CARL BRUNER – Tour 2013/14 STORIA NOSTRA ALL’ANTICA OSTERIA – Roma 2013 L’ULTIMA STREGA – ruolo JOHAN JAKOB TSCHUDI – Roma/Milano 2013 FANTASMI A ROMA – ruolo REGINALDO ROVIANO – Roma 2012 LA CAGE AUX FOLLES – IL VIZIETTO – ruolo JEAN MICHEL – tour nazionale 2011/2012 CATS – ruolo CALIGOLA/GATTIGRE (prod. Compagnia della Rancia) Arena di Verona 2011 HAPPY DAYS, IL NUOVO MUSICAL – ruolo POTSIE WEBER – tour nazionale 2011 JESUS CHRIST SUPERSTAR – ruolo SIMON ZAELOTES – 2010 DISNEY’S “LA BELLA E LA BESTIA” – Lumière e Din Don – prod. Stage Entertainment – 2009 THE LAST FIVE YEARS – ruolo JAMIE – 2009 HAIRSPRAY, GRASSO È BELLO – ruolo CORNY COLLINS – tour nazionale 2008 LADY OSCAR – ruolo CONTE FERSEN – 2008 MONTECRISTO – ruolo MAXIMILIEN MORREL – 2008. EDIPO RE – ruolo CREONTE – 2007 ALTA SOCIETÀ – ruolo protagonista MIKE CONNOR – 2007 RENT – ruolo ANGEL – 2006 MY FAIR LADY – ruolo FREDDY EINSFORD HILL – 2005 LA FEBBRE DEL SABATO SERA – ruolo BOBBY C – prod. Planet Musical – 2003 GREASE – ruolo EUGENE – prod. Compagnia della Rancia – 1998 CENERENTOLA – ruolo PRINCIPE AZZURRO – 1996 WEST SIDE STORY – ruolo BIG DEAL – 1994 – TV WINDSOR ARCH SPOT regia Teddy Hon Wan, prod. Jasmine Film (Hong Kong) – 2008 AL POSTO TUO con Lorena Bianchetti, RAIDUE – 2005/2006 MA IL CIELO E’ SEMPRE PIU’ BLU con Giorgio Panariello, RAIUNO – 2004 VIVERE CANALE 5 – 2003 SANREMO ESTATE coreografie Franco Miseria, RAIUNO – 2002 SPOT UNICEF voce principale – 2002 BUONA DOMENICA con Maurizio Costanzo, coreografie Garrison, CANALE 5 – 2000 CIAO FRANKIE ALBUM TRIBUTO A FRANK SINATRA con Massimo Lopez – 2000 CAMPIONI DI BALLO con Lorella Cuccarini, coreografie Franco Miseria, CANALE 5 – 1999 A TUTTA FESTA con Marco Columbro, coreografie Franco Miseria, CANALE 5 – 1999 I CERVELLONI con Fabrizio Frizzi, coreografie Claudio Ferraro, RAIUNO – 1998 SPECIALE SCHERZI A PARTE con Gene Gnocchi, CANALE 5 – 1997 CENTO MILIONI PIU’ IVA con Iva Zanicchi, coreografie Franco Miseria, RETE 4 – 1997 E COSI’ VIENE NATALE VIDEOCLIP con Zucchero Fornaciari – 1990

 

LUCA GIACOMELLI FERRARINI – Beppe

2015 Premio Nazionale ‘Sandro Massimini’ – XV edizione.

«Per il talento naturale che dà forza e valore ai personaggi

interpretati dal giovane performer. In particolare nella grande

personalità espressa nell’interpretazione di Mercuzio, personaggio

difficile, complesso, dalle mille sfaccettature, che Giacomelli Ferrarini

rende con straordinario acume e capacità interpretativa.»

Nato a Villafranca di Verona e figlio del soprano Alida Ferrarini, nel 2005 consegue il diploma in Recitazione, Dizione e Arte Scenica al Gymnasium Theatrale Fondazione ‘G. Toniolo’ di Verona, diretto da Luciana Ravazzin, sua prima guida artistica, nel 2008 si laurea in Scenografia e Costume per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Verona “G.B. Cignaroli”. Studia danza con Gail Richardson, Daniela Gorella e recitazione con Gipeto all’Accademia “SDM – La Scuola del Musical” di Milano. Debutta nel 2009, interpretando Tom Wingfield ne ‘Lo zoo di vetro’, di Tennessee Williams alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano e successivamente lavora con la Compagnia della Rancia in ‘Cats’ di Andrew Lloyd Webber, regia di Saverio Marconi e Daniel Ezralow e in ‘Happy Days, a new musical’ interpretando Richie Cunningham. Nel 2012, è John O’Donnell nel musical ‘Titanic, il racconto di un sogno’, con musiche di Ennio Morricone, spettacolo celebrativo per i cento anni dall’affondamento del famoso transatlantico e nel 2013 viene scelto da Giuliano Peparini per interpretare Mercuzio in ‘Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo’, opera di Gérard Presgurvic prodotta da David Zard. Partecipa successivamente alla commedia noir scritta da Andrea Palotto con musiche di Marco Spatuzzi ‘Processo a Pinocchio’ interpretando il ruolo di Salvatore Grillo ‘Beppe’. Nel marzo 2015, debutta al ‘Teatro Coccia’ di Novara con il musical ‘Next To Normal’, con musiche di Tom Kitt vincitore del Premio Pulitzer per la Drammaturgia, nel 2010, diretto da Marco Iacomelli.

 

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ORIGINAL CAST

ELENA NIERI

DEBORA BOCCUNI

BRIAN BOCCUNI

NADIA STRACCIA

 

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Comunicati stampa, Teatro

Teatro Brancaccino. Calendario 2015- 2016

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SPAZIO DEL RACCONTO

2015/2016

Dal giovedì al sabato ore 20.00 | domenica ore 17.30

 

Inizia la stagione 2015/16 del Brancaccino con un tema preciso che è quello del “racconto”, ci sarà ampio spazio quindi verso compagnie e spettacoli che prediligono la qualità della scrittura che altrimenti non lo troverebbero in altre sale teatrali. Certi del successo di questo nuovo progetto vi presentiamo il cartellone:

 

22 – 25 ottobre | BluTeatro Portami a casa di qualcuno di e regia Massimo Odierna, con Diletta Acquaviva, Vincenzo d’ Amato, Matteo Mauriello, Massimo Odierna, Maria Piccolo, Sara Putignano

 

5 – 8 novembre | Florian Metateatro L’arte è una caramella di e con Carlo Vanoni, regia Gian Marco Montesano

 

12 – 22 novembre | Planet Arts #salvobuonfine di e regia Giancarlo Nicoletti, con Riccardo Morgante, Luciano Guerra, Valentina Perrella, Alessandro Giova, Chiara Oliviero e con Antonello Angiolillo

 

26 – 29 novembre | Teatro delle donne Shezhen significa inferno di e regia Stefano Massini, con Luisa Cattaneo

 

3 – 6 dicembre | Viola Produzioni Dialogo di una prostituta con un suo cliente di Dacia Maraini, regia Walter Manfrè

 

17 – 20 dicembre | Khora.teatro Moel di Marco Andreoli, regia Alessandra Felli, con Vladimir Doda, Silvia Grande, Giuseppe Rispoli, Francesca Tomassoni

 

21 – 24 gennaio | Mumble Mumble ovvero Confessioni di un orfano d’arte di Emanuele Salce e Andrea Pergolari, con Emanuele Salce e Paolo Giommarelli

 

28 gennaio – 7 febbraio | Compagnia del Sole 2 ma non 2 dalla novella di Pirandello, regia Marinella Anaclerio, con Antonella Carone, Simone Càstano, Antonio Marzolla, Dino Parrotta

 

11 – 14 e 18, 19 febbraio | Castello di Sancio Panza Un uomo a metà di Giampaolo G. Rugo, regia Roberto Bonaventura, con Gianluca Cesale

 

25 febbraio – 13 marzo | Teatro Azione Misura per misura di Shakespeare, regia Valentino Villa

 

17 – 19 marzo | Khora.teatro Costellazioni di Nick Payne, regia Silvio Peroni, con Jacopo Venturiero e Aurora Peres

 

31 marzo – 3 aprile | Compagnia Valentina Capone Sole (Sun-Alone) da Troiane e Ecuba di Euripide, regia e con Valentina Capone

 

14 – 17 aprile | Kalitera Neurosi delle 7 e 47 di Ennio Speranza, regia Massimo Natale, con Cristian Ruiz

 

21 – 24 aprile | Fondazione Aida – ARS Creazione e Spettacolo Pianoforte vendesi tratto dal libro di Andrea Vitali, regia Raffaele Latagliata, con Adriano Evangelisti

 

12 – 15 maggio | Italia Spettacolo La forma delle cose di Neil LaBute, regia Michele di Francesco, con Laura Adriani, Gianfranco Terrin, Stefano Moretti, Esmeralda Spadea

 

 

Fra teatro e musica

7 -10 aprile | MediterrArea Ciao amore ciao – Tenco e Dalida tra musica e amore di di P. Di Blasio, L. Notari, S. Fratepietro, regia di Piero Di Blasio, con Luca Notari e Stefania Fratepietro

 

Spettacoli dal giovedì al sabato ore 21.30 | domenica ore 17.30

Biglietto: 15,5 €

BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO Via Merulana, 244 | tel 06 80687231

botteghino@teatrobrancaccio.it

UFFICIO PROMOZIONE tel 06 80687232 | promozione@teatrobrancaccio.it

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Comunicati stampa, Teatro

Piombo e Cocaina. Teatro Lo Spazio, dal 27 ottobre al 1 novembre.

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TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali
presenta

“PIOMBO E COCAINA”                                  La storia di Renato Vallanzasca
Scritto da Antonio Nobili
Regia: Pietro De Silva

con Alessio Chiodini nel ruolo di Renato Vallanzasca                                                                        

e con Riccardo Merlini – Valentina Coletta – Marco Fioravante – Raffaele Risoli – Margherita Caravello – Andrea Guerini – Alessia Sala – Lorenza Sacchetto – Cristina Frioni – Antonella Petrone – Carlotta Sfolgori – Rossella Morese – Martina Milani – Matteo Maria Dragoni – Daniele Sartori – Carlo Colella – Alberto Albertino – Lily Lauria – Daniela Anzellini – Stefano Di Giulio – Cesare Ceccolongo – Fabrizio Loreti

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La carriera criminale di Renato Vallanzasca, il ‘bel René’ così definito per il suo viso d’angelo, mobilitò la cronaca italiana negli anni 70. Una ricostruzione storica fedele che effettua un salto temporale approdando al Vallanzasca odierno, quello del ‘furto delle mutande’. Scritto da Antonio Nobili, l’autore ha basato la narrazione sulle testimonianze che ancora oggi abbiamo negli archivi giornalistici, ponendo l’accento sul potere dei media, quello di creare e distruggere un mito. All’interno di questo triangolo scenico, di taglio squisitamente cinematografico, lo svolgimento dei fatti che hanno reso Renato Vallanzasca un personaggio controverso e sfrontato, che fece presa sul pubblico e affascinò tanto le donne. Pur avendo ogni personaggio in scena un taglio introspettivo, lo spettacolo non pesa le azioni del protagonista. Non si assolve ne si condanna il Vallanzasca. La giustizia segue il suo corso. Semmai ne mostra l’uomo.

 

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DAL 27 OTTOBRE AL 1 NOVEMBRE 2015
ORE 21,00 – Domenica pomeridiana ore 17

NB: nella replica del 28 Ottobre il ruolo di Vallanzasca è interpretato da FABRIZIO LORETI

TEATRO LO SPAZIO
Via Locri, 42/44 (San Giovanni) – Roma                                                                                                                                       06 77204149
www.teatrolospazio.it

BIGLIETTI: INTERO € 12/RIDOTTO € 10 (Under 18, Over 65, Gruppi di n. 8 persone, Allievi TsT) PRENOTAZIONI PER TST: spettacolopc@libero.it – Infoline 3664538808

CREDITI                                                                                                                                                                             Assistente alla Regia: Francesca Pausilli                                                                                                                    Assistente alla Produzione: Margherita Caravello
Ufficio Stampa: MFP 366.4538808
Scene e Costumi: Isaura Bruni in collaborazione con TeatroSenzaTempo Produzione                     www.teatrosenzatempo.com

 

 

NOTA DELL’AUTORE ANTONIO NOBILI

Cosa c’e’ dietro la scrittura drammaturgica e l’intreccio di questo spettacolo? Quello che ho cercato di scrivere e’ una sorta di viaggio tra gli eventi e nella mente di uno dei “cattivi” della storia italiana che finisce per essere il paradigma-simbolo paradosso della moderna civiltà. Assassino a sanguo freddo Vallanzasca, rimane uno dei criminali più rappresentativi e di duratura fama nella storia della criminalita’ italiana. Per capire come possa un assassino imprevedibile essere amato così profondamente anche a distanza di anni dal suo “ritorno sulle scene”, il pubblico dovrebbe smettere di avere un’opinione troppo buonista di sé stesso. Esattamente. Come in un viaggio all’interno della nostra psiche, dovremmo fermare il flusso di coscienza e lasciare che il nostro io profondo venga in superficie. Innanzitutto è giusto ricordare come sia un dato di fatto che, mentre siamo nel mondo reale, ci piaccia fantasticare circa noi stessi (che, ne converrete, è un bel paradosso, lasciatemelo dire). Non che vi sia qualcosa di male, o di sbagliato; è semplicemente come funziona il nostro cervello, un sistema mentale necessario. E a dire il vero, alquanto comprensibile. Da sempre la gente adora avere un’opinione di sé alquanto distorta: ritenersi una persona onesta, incorruttibile, buona, se non addirittura migliore degli altri, al fine di ingannarsi, crogiolandosi ed attribuendosi allo stesso tempo un finto set di valori morali superiori. Queste millantate qualità positive, sempre tenute in grande considerazione, sono spesso nient’altro che la faccia della stessa medaglia: sono direttamente proporzionali a quelle qualità oscure e negative, ben nascoste. E di conseguenza, un set mentale di questo tipo ci permette di concepire una sorta di ordine mentale. Ma il passo successivo è piuttosto semplice: rendere tale paradosso la nostra realtà. Il governo, le leggi, l’ordine; a nessuno viene in mente Hobbes? Senza un controllo governativo con regole ben strutturate e garanzie di rispetto delle stesse, infatti, l’uomo tornerebbe indietro a una società dispotica, caotica ed immorale. Da qui, l’uomo deve nascondere, ma tuttavia saper ancora riconoscere, quella parte cupa e più oscura della nostra mente che Vallazansca ha messo in scena attraverso l’uso non poi così celato che fa di parole ed azioni. Ma a questo punto non ci riferiremo a lui come psicopatico; dopotutto adorerebbe sentirsi chiamare in questa maniera, solo per poi smentirci poco dopo. Questo perché il Vallanzasca non ha regole, ma la sua stessa illusoria “pazzia” cela una grande conoscenza della psicologia umana (la sua follia è in effetti un altro paradosso, secondo l’analisi di cui sopra). In un certo senso, potremmo anche temere che lo stesso Vallanzasca non sappia più che fare della sua vita, semplicemente per via della relazione che ha sviluppato con il binomio positivo, ad esempio il rigido Achille Serra e la sua vera incorruttibilità. Ad ogni modo egli distrugge il paradigma modello di ordine e giustizia, il mito di una società civilizzata; l’illusione di una qualsivoglia superiorità brutalmente fatta a pezzi dinanzi agli occhi dello spettatore. E sì, qualcuno potrebbe affermare che la civiltà sia il paradosso del genere umano.. ma questa è un’altra storia.

Pietro De Silva – Regista

Nasce a Roma nel 1964. Pietro De Silva è un regista, un
commediografo e un attore italiano fra i più prolifici. Attore di straordinario talento, ha
lavorato con i migliori professionisti del nostro paese. La sua carriera, che si è sempre
divisa tra piccolo e grande schermo, inizia nel 1983 con la partecipazione al film ‘Sing
sing’. Seguono ruoli più o meno importanti, fino alla svolta: Roberto Benigni lo sceglie
nel capolavoro ‘La vita è bella’ nel quale De Silva interpreta un detenuto nel campo di
concentramento. Dopo qualche anno è Sergio Castellitto a volerlo nel drammatico ‘Non
ti muovere’, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. Nel frattempo gira
fiction tv di successo come Don Matteo, Boris, Il capo dei capi, Il giovane Montalbano.
Nel 2011 appare nella commedia ‘Nessuno mi può giudicare’, al fianco della protagonista
Paola Cortellesi, mentre l’anno successivo è nel cast del drammatico ‘Henry’, diretto da
Alessandro Piva e in ‘Una domenica notte’ di Giuseppe Marco Albano.
ELENCO FILMOGRAFIA COMPLETA SU:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_De_Silva

De Silva

Alessio Chiodini – Attore

Nasce a Roma nel 1989. Dopo essersi diplomato presso
l’Accademia di recitazione ‘Teatro Senza Tempo’, frequenta masters di dizione,
improvvisazione e acting on camera. Nel 2003, partecipa al concorso teatrale ‘Dialetti a
confronto’ organizzato dall’Accademia teatrale Silvio D’Amico, vincendo il premio
come migliore attore protagonista per aver interpretato Eduardo De Filippo in ‘Natale in
casa Cupiello’. Nel 2004 partecipa allo stesso concorso per aver preso parte allo
spettacolo ‘Amore e Psiche’. Dal 2009 è impegnato in molte produzioni teatrali Teatro
Senza Tempo: Sogno di una notte di mezza estate (Regia di Tommaso Bernabeo),
Abort-Reset, La Città Dolente, Pazzo d’Amore, Hamlet, Nozze di Sangue, Yerma,
Donna Rosita Nubile (Regie di Antonio Nobili) Una volta nella vita (in tournée – Regia
di Francesco Tosti), Teatro Senza Tempo canta Roma ( Regia di Marco Simeoli), La
guerra spiegata ai poveri, Back at Freak Show (Regia di Tommaso Bernabeo),
Personnages…in cerca d’autore (Regia di Cathy Marchand) Uccelli del Paradiso (Riccardo
Merlini). Per la televisione ha avuto ruoli ne I Cesaroni III’ Life Beats, Don Matteo, La
Ladra. Nel cinema ha preso parte al corto ‘Regina’. ‘Vacanze a Cortina’ accanto a
Christian De Sica è stata la prima esperienza sul grande schermo. Presente lo scorso
anno con un cameo nel film ‘MA TU DI CHE SEGNO SEI?’ per la regia di Neri
Parenti. Attualmente è sul piccolo schermo nel cast di ‘Un posto al sole’ (nel ruolo di
Sandro Ferri). Per il teatro sarà in scena con lo spettacolo ‘Piombo e Cocaina’ (Regia di
Pietro De Silva), ‘Fogli di immenso silenzio’ (Regia di Antonio Nobili) e ‘Lovecraft’s
Tales’ (Regia di Mary Ferrara).

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