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Comunicati stampa, Teatro

TEATRO BRANCACCIO – LA DIVINA COMMEDIA DAL 2 APRILE

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LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL

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di Gianmario Pagano e Andrea Ortis

regia Andrea Ortis

Musiche Marco Frisina

Scenografie Lara Carissimi

Proiezioni Roberto Fazio e Virginio Levrio

Coreografie Massimiliano Volpini

voce narrante Giancarlo Giannini

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In seguito al grande successo delle precedenti stagioni, che hanno registrato un pubblico di oltre settecentomila spettatori e mezzo milione di studenti sui principali palchi tra cui l’Arena di Verona e il Grimaldi Forum di Montecarlo, prosegue, arricchita da molte novità e con una nuova veste scenica, La Divina Commedia Opera Musical, la prima opera musicale basata poema di Dante Alighieri.

La Divina Commedia Opera Musical accompagna il pubblico in un avvincente viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, coinvolgendo gli spettatori in un continuo susseguirsi di scenografie immersive, coreografie acrobatiche, videoproiezioni animate in 3D, effetti speciali e musiche emozionanti e struggenti che prendono forma su un palco modulare automatico con sollevamento di piani, impreziosito dalla presenza di elementi scenici di forte impatto. Lo spettacolo è valorizzato dall’interpretazione esclusiva di Giancarlo Giannini come voce narrante, che rappresenta la maturità di un Dante che ricorda quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte crisi personale, trova nella scrittura una salvezza creativa. Per questa nuova edizione è stato previsto un restyling dei testi e della scatola scenica, ancora più moderna e impattante, che rende la Divina Commedia ancora più attuale e fruibile da tutti.

Una nuova edizione dello spettacolo che si annuncia ancor più spettacolare e coinvolgente: “È stato un grande privilegio per me poter rimettere in forma espressiva un’opera così importante e significativa come la Divina Commedia – ha sottolineato il regista Andrea Ortis. Ho voluto creare una fantasia e portare l’azione registica, le visioni e le idee in forma di musical, in maniera armonica, leggendo in chiave moderna il capolavoro di Dante, grande scrittore, poeta, genio e soprattutto uomo”.

Prodotta da Music International Company, l’opera vanta un team creativo d’eccezione, una troupe di grande talento e competenza che, con 24 cantanti-attori e ballerini-acrobati e oltre 50 professionisti, porta in tour una produzione innovativa e ambiziosa, un vero kolossal teatrale.

Suddiviso in due atti, il musical è reso ancor più spettacolare da oltre 200 costumi utilizzati dal cast e più di 50 scenari che si susseguono l’uno dopo l’altro a ritmo serrato e in cambi scena a vista, tenendo alta l’attenzione del pubblico di ogni età, dal primo all’ultimo minuto.

L’Opera ha ottenuto l’importante Patrocinio della Società Dante Alighieri, che l’ha anche insignita della Medaglia d’Oro, e si pregia della prestigiosa collaborazione di Mondadori come Educational Partner.

 

CAST

Antonello Angiolillo nel ruolo di Dante

Andrea Ortis nel ruolo di Virgilio

Myriam Somma nel ruolo di Beatrice

Manuela Zanier nel ruolo di Francesca / Matelda

Angelo Minoli nel ruolo di Ulisse / Guido Guinizzelli

Francesco Iaia nel ruolo di Caronte / Ugolino / Cesare / San Bernardo

Mariacarmen Iafigliola nel ruolo di Pia dei Tolomei / La Donna

Brian Boccuni nel ruolo di Catone / L’Uomo (1° Atto) / San Tommaso

Daniele Venturini nel ruolo di Pier delle Vigne / Arnaut Daniel / L’Uomo (2° atto)

Noemi Bordi nel ruolo di Maria

 

CORPO DI BALLO

Mariacaterina Mambretti, Danilo Calabrese, Raffaele Iorio, Alessandro Trazzera, Mirko Aiello, Marina Barbone, Michela Tiero, Federica Montemurro, Raffaele Rizzo, Giovanna Pagone, Matilde Cortivo, Nicola Simonetti

 

Info e biglietti: https://www.divinacommediaopera.it/

Facebook: https://www.facebook.com/ladivinacommediamusical/

Instagram: https://instagram.com/ladivinacommediamusical

 

 

DAL 2 AL 7 APRILE 2019

TEATRO BRANCACCIO di Roma

VIA MERULANA 244, 00185 ROMA · TEL 06 80687231/2 · TEATROBRANCACCIO.IT

da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17

Prezzi da € 49 a € 28

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Comunicati stampa, Teatro

L’effetto che fa – Il caso Varani. Off/Off Theatre, dal 2 al 7 aprile 2019

L'EffettoCheFa_OffOff Theatre_Ph Marco Aquilanti (12)

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Dal 2 al 7 aprile 2019

VIA GIULIA, 19, 20, 21 – ROMA

DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

L’EFFETTO CHE FA

Spettacolo teatrale scritto e diretto da Giovanni Franci

con Valerio di Benedetto (Manuel Foffo) – Riccardo Pieretti (Luca Varani)

Fabio Vasco (Marco Prato)

Gli attori_Fabio Vasco - Riccardo Pieretti - Valerio Di Benedetto_ph Marco Aquilanti

È un ritorno atteso quello della pièce teatrale L’Effetto che fa, all’OffOff Theatre di Roma. Liberamente ispirata all’omicidio Varani, il più spaventoso caso di cronaca avvenuto a Roma negli ultimi anni, tornerà a via Giulia, dopo un grande successo di pubblico e critica, dal 2 al 7 aprile 2019. L’Effetto che fa fu la risposta che Manuel Foffo e Marco Prato diedero agli inquirenti quando gli chiesero come mai avessero torturato e ucciso Luca Varani. Lo spettacolo, scritto e diretto dal giovane regista Giovanni Franci, vede in scena tre attori under 35, coetanei dei veri protagonisti della storia, Valerio Di Benedetto, Riccardo Pieretti e Fabio Vasco, e vuole ricostruire in parte gli avvenimenti di quel tragico Marzo 2016, con un focus sui sentimenti che questo fatto ha aperto nelle coscienze di tutti.

IL FATTO

Manuel, un ragazzo di ventinove anni, studente fuoricorso di giurisprudenza, eterosessuale, è in macchina con suo padre. Si stanno recando al funerale di un parente nelle Marche.

A circa duecento chilometri di distanza da Roma, il padre non può fare a meno di notare che quella mattina, suo figlio, sia particolarmente taciturno, così gli rivolge qualche domanda a riguardo.

Manuel, con estrema calma, risponde di essere in quello stato perché ha fatto uso di cocaina e di avere compiuto un omicidio insieme ad un suo amico, aggiungendo che il cadavere della vittima è ancora in casa sua. Il padre inverte la guida in direzione di Roma, mettendosi immediatamente in contatto con l’avvocato di famiglia.

Nell’appartamento di Manuel, al Collatino (periferia est di Roma), i carabinieri trovano il corpo massacrato di un ragazzo di 23 anni, si chiamava Luca, veniva da La Storta (periferia nord di Roma). Il cadavere di Luca è disteso sul letto, avvolto in un piumone.

Manuel ammette subito la propria responsabilità in quel crimine ed indica come suo complice Marco, un ragazzo di trent’anni, laureato con master all’estero, organizzatore di feste, di aperitivi, grande fan di Dalida, omosessuale.

Marco viene trovato in una camera d’albergo dove ha messo maldestramente in scena un tentativo di suicidio sulla falsariga di quello di Dalida, con “ciao amore ciao” cantata da Dalida a tutto volume come colonna sonora.

Manuel e Marco dichiarano di aver attirato la vittima in quell’appartamento perché avevano intenzione di fare del male a qualcuno e di aver torturato Luca fino alla morte, sopraggiunta soltanto dopo due ore di sevizie indicibili, semplicemente perché avevano voglia di vedere l’effetto che fa.

Gli scenari che emergeranno da questo momento in poi, sono tra i più allucinanti e disturbanti che la cronaca ricordi.

Note dell’autore e regista GIOVANNI FRANCI

Questo spettacolo è un grido. Questo spettacolo nasce da un profondo senso di inquietudine, di sconforto, di malessere, nasce dallo spavento. E’ uno spettacolo disperato.  E’ uno spettacolo che ha urgenza di essere gridato, pianto, urlato proprio perché è il risultato di un profondo e lacerante spavento. E’ simile al pianto di un bambino che ha paura, al grido di un ragazzo che chiede giustizia, al silenzio di un uomo che implora pietà. In scena si avrà l’impressione di assistere a un processo impossibile da chiudere con una semplice sentenza, perché esso è destinato a restare aperto per sempre, nella nostra memoria, nelle nostre coscienze. I protagonisti chiamati in causa sono cinque: Luca, un ragazzo di ventitré anni, la vittima, l’agnello sacrificato a niente, è lui a condurre il processo, a combattere contro chi, dopo la sua morte, invece di chiedersi chi fosse Luca, s’è chiesto soltanto che cosa ci fosse andato a fare Luca in quella casa. La seconda protagonista di questa storia è Roma, all’epoca dei fatti, Roma è una città senza sindaco, invasa dai topi, sommersa dal guano, una città in cui è stato coniato un nuovo appellativo al termine mafia, in cui è stato indetto un Giubileo straordinario (il Giubileo della Misericordia). Una città di rovine, in rovina. In cui il fascismo ha finalmente compiuto la sua parabola: non essendo mai riuscito ad essere un’ideologia, è diventato un atteggiamento. Poi ci sono Manuel, trent’anni, studente fuoricorso di Giurisprudenza, eterosessuale; e Marco, suo coetaneo, laureato con master a Parigi, organizzatore di feste. Marco ha vip e politici in rubrica. Marco sogna di cambiare sesso, vuole diventare una donna. La quinta protagonista di questa storia è la cocaina, circa milleottocento euro di cocaina. A fare da sfondo, come immancabilmente si verifica in questi casi, soprattutto in Italia, abbiamo due sacre famiglie, perbene, completamente ignare del fatto che in seno a loro, fosse germinato e stesse per esplodere il seme della violenza (a questo proposito, durante le prove, non potevamo non studiare un altro fatto di cronaca nera altrettanto tragico, avvenuto sempre a Roma: il Massacro del Circeo che, per motivi di anagrafe, né io né i miei colleghi conoscevamo così a fondo, di cui ci hanno particolarmente colpito le parole dell’arringa finale del Pubblico Ministero: il delitto del Circeo è stato il delitto del forte sul più debole, del ricco sul povero, dei quartieri bene sulle periferie, dell’uomo sulla donna.) Ai miei colleghi non ho chiesto di interpretare Luca, Manuel e Marco, ma di mettersi nei loro panni. Agli spettatori non chiederemo di giudicare, ma di provare a capire, di provare a dare un senso a tutta questa follia e una ragione a tutto questo odio. Probabilmente, sarà impossibile, ma sono sicuro che un’operazione del genere non sarà inutile.  In teatro, il muro invisibile che separa la platea dalla scena, che allontana gli spettatori dall’azione scenica, viene definito “la quarta parete”. Ecco, per una volta vorrei che questa quarta parete non fosse fatta di mattoni, ma di specchi.

OFF/OFF THEATRE

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over65 18€; Ridotto Under35 15€; Gruppi 10€ – info@altacademy,it

Dal Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00

Info e Prenotazioni: +39 06.89239515 – offofftheatre.biglietteria@gmail.com

SITO: http://off-offtheatre.com/ – FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://www.instagram.com/offofftheatre/?hl=it

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