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Recensioni, Teatro, Teatro

Heathers The Musical – High School Edition

Heathers the musical

Teatro Marconi

28 marzo 2018

Professione Spettacolo e Accademia Platafisica hanno presentato il 28 marzo al Teatro Marconi di Roma il musical Heathers.

Per l’occasione Anlaids Lazio si è unita al “patrocinio” per una serata dedicata alla prevenzione e alla raccolta fondi per sostenere le attività dell’associazione.

Heathers The Musical è ispirato al film-cult del 1989 Heathers – Schegge di Follia con Winona Ryder e Christian Slater. Dopo il successo del debutto a Los Angeles nel 2013, il musical ha avuto una produzione “Off-Broadway” nel 2014 altrettanto acclamata da pubblico e critica al punto che ultimamente, negli Stati Uniti, “Heathers” è divenuto un vero e proprio fenomeno di massa.

La versione italiana Heathers The Musical è una High School Edition su Concessione di Samuel French Inc. – New York: significa che i diritti sono stati concessi per la sola rappresentazione ad opera di allievi di accademia.

A portare in scena questo difficile e affascinante spettacolo sono quindi i giovani allievi delle accademie Professione Spettacolo e Accademia Platafisica, supportati da alcuni professionisti.

E’ importante evidenziare che si tratta della prima edizione rappresentata in Italia e in tutto il territorio europeo. Questo per significare l’enorme impegno e sforzo creativo che non ha esempi precedenti a cui fare riferimento, ma che, anzi, segna un precedente importante nel panorama del musical italiano.

Dal punto di vista creativo Heathers The Musical – High School Edition è un lavoro che evidenzia  cura e attenzione approfondite sotto ogni aspetto e dal quale trapela una grandissima professionalità.

L’adattamento italiano, il primo appunto in assoluto, è di Maria Laura Platania, Brunella Platania, Marcello Sindici e Michelangelo Nari; la supervisione alla traduzione è di Alice Gallo e Michelangelo Nari. La direzione musicale è di Rosy Messina, anche protagonista, e Sergio Colicchio; le coreografie sono di Marcello Sindici, assistito da Serena Mastrosimone. La regia associata di Brunella Platania e Marcello Sindici; acting coach è Maria Laura Platania; vocal coach Brunella Platania, Rosy Messina e Alessio Ingravalle.

La storia racconta della vita degli studenti della  Westerburg High School, un liceo dell’Ohio, dove predomina il bullismo e la sopraffazione del più spavaldo sul più debole e la discriminazione dei profili non ritenuti ordinari.

Veronica Sawyer (Rosy Messina) è una delle allieve della scuola ed è tra quelle che vengono prese di mira perché ritenuta “sfigata”.  Soprattutto è denigrata ogni giorno dalle Heathers, le uniche tre studentesse immuni da ogni offesa e attacco perché temute per il loro atteggiamento di superiorità che si esprime in atti di cattiveria e cinismo. A capo del gruppetto c’è Heather Chandler (Eleonora  Tomassi) che sfrutta a proprio favore l’amicizia delle altre due, Heather McNamara (Claudia Pilosu) e Heather Duke (Valeria Borsellini). Veronica per fuggire alla persecuzione delle ragazze e degli altri studenti riuscirà a farsi accettare nel gruppo delle Heaters, ma questo le comporterà di perdere ogni contatto con le amicizie precedenti, soprattutto con l’amica di infanzia Martha Dunnstock (Silvia Liberato) particolarmente ridicolizzata da tutti per le sue generose forme e il suo romanticismo considerato troppo smielato.

Veronica conoscerà anche Jason Dean (Luca Setaccioli), un nuovo studente, soprannominato JD, figlio di un impresario edile tanto ricco quanto spietato. Attratta dal tipo bello e tenebroso e amante della poesia, finirà per innamorarsi di lui ed esserne corrisposta. Scoprirà però presto che Jason è un ragazzo molto rancoroso e che ha un suo modo molto particolare e pericoloso di affrontare le persone che non gli piacciono. Egli infatti rivelerà presto la sua parte malata applicando un piano di eliminazione fisica di quegli elementi che ritiene particolarmente viscidi e che si estenderà ad una punizione generale.

Alla fine Veronica, in preda al rimorso e non riconoscendosi più nella ragazza che era, non sarà più intenzionata a sostenere Jason e a scusare i suoi delitti e arriverà alla resa dei conti. La fine, per uno dei due, sarà tragica.

Heathers The Musical tratta tematiche molto forti e di grande attualità: bullismo, adolescenza a rischio, omofobia, suicidio. E’ uno spettacolo di giovani, interpretato da giovani e che parla soprattutto a loro con un linguaggio diretto, a volte crudo, ma con grandissimo realismo. Parla anche agli adulti, però: ai genitori e ai professori, invitandoli a tenere sempre gli occhi e il cuore aperti, ad essere sempre in ascolto e pronti a cogliere un malessere dei ragazzi e a sapersi porre come ascoltatori e non come giudici imperiosi.

Proprio per le tematiche che affronta e per il fatto di essere la prima edizione italiana del musical, è uno spettacolo molto complesso che richiede, oltre a grande preparazione, anche la capacità di scendere nella problematicità delle questioni toccate, cosa non facile per dei giovani allievi che, probabilmente, potrebbero vivere o assistere a situazioni simili nella loro vita. Uno spettacolo, quindi, che sconquassa non solo lo spettatore, ma prima di tutto chi lo interpreta.

Seppure nel suo allestimento accademico, quindi non professionale in senso stretto, nonostante l’inserimento di alcuni professionisti, la rappresentazione dimostra proprio un approfondimento umano di questi caratteri: i ragazzi sembrano aver realmente assorbito il senso della storia che stanno rappresentando. Questo è già un eccellente risultato: la credibilità. Le forme e le maniere sono state diverse a seconda delle peculiarità degli allievi e ciò è normale a questo livello. Le critiche e le correzioni arriveranno da chi in questo momento è deputato a ciò: gli insegnanti.

Per quanto riguarda la finalità di questo articolo, è solo possibile incoraggiare questi allievi ad andare avanti, a continuare a studiare e ad essere soddisfatti del lavoro svolto fino a qui e di cui raccolgono i frutti, ognuno a suo modo, in questo spettacolo che prevede già altre date in giro per l’Italia.

Lo spettacolo è molto ben strutturato: le traduzioni e l’adattamento sono molto piacevoli e davvero ben fatte; il linguaggio è sciolto, limpido e non ridondante. Le liriche sono ottimamente in sintonia con le musiche, varie, originali e coinvolgenti. Le coreografie sono belle e giovanili, ben adatte al contesto e alcune trascinanti. Alcune scene sono poi molto belle ed emozionanti, come il funerale dei due ragazzi del liceo o il finale in una rappacificazione di chi resta che invita a vivere la propria età con responsabilità, ma anche spensieratezza.

Quello che arriva è un senso finale di compiutezza e unitarietà: lo spettacolo va avanti con progressione continua senza mai perdere di ritmo e rimanendo integro nel significato e nella forza dall’inizio alla fine, cosa da non sottovalutare trattandosi, fa sempre bene ricordarlo, di uno spettacolo di studenti di accademia e considerato anche il grande impegno che deriva dagli argomenti trattati e dalla durata stessa dello spettacolo (due ore buone).

E’ ovvio che pecche ci siano state. In generale i ragazzi necessitano di imparare ancora a gestire il proprio il corpo e a scandire e articolare meglio le parole, soprattuto quando sono in movimento. Alcuni sicuramente devono lavorare di più sulla vocalità, altri sul fiato, qualcuno sul recitato. Tutti, però, hanno avuto l’intenzione giusta, mantenuto l’espressione corretta e sprigionato energia. C’è stata molta concentrazione ben “mascherata”, nel senso che i ragazzi erano tutti presenti a se stessi e nel proprio ruolo e non “distratti” da quello che dovevano fare. Le scene corali sono state molto belle e potenti.

Una citazione meritano Eleonora Tomassi e Silvia Liberato: la prima nei panni di Heathers Chandler, cattiva, cinica e sexy al punto giusto e, soprattutto, precisa; la seconda in quelli di Martha Dunnstock, l’amica di infanzia di Veronica, nei quali è riuscita ad esprimere il dolore di un’anima sognante che viene ferita a cui ha saputo dar voce molto bene.

Preme sottolineare, però, la gioia e la soddisfazione di vedere in scena, finalmente in un ruolo tutto suo da protagonista, la bravissima Rosy Messina nel ruolo di Veronica. Rosy è un’artista talentuosa che sta spesso dietro al sipario, occupandosi della preparazione vocale dei colleghi, o della direzione musicale di uno spettacolo (come anche qui), oppure delle coreografie, o, ancora, in veste di assistente alla regia. Sul palco la si è vista spesso in ruoli non da protagonista o in ensemble e sempre, in ogni cosa, con grandissima passione ed enormi capacità.

Se di qualcuno si può realmente dire che sia versatile, certo una è lei. Finalmente in questo spettacolo Rosy Messina ha avuto la possibilità di esporsi in un ruolo da protagonista, tra l’altro molto complesso perché ha dei lati caratteriali divergenti e capovolgimenti psicologici intensi. Oltre ad essere davvero dotata in tutte le discipline, recitazione, canto e danza, è letteralmente esplosa per grinta, energia, prontezza e presenza.

A farle da compagno in questo viaggio cupo e ricco di insidie, è il bravo e preparato Luca Setaccioli, nel ruolo del cinico e crudele Jason Dean, a cui Luca ha conferito il giusto tratto di mistero e tenebra, dandogli voce con un’interpretazione molto sentita e davvero avvincente nei duetti con Rosy.

All’interno di questo folto gruppo ci sono poi elementi da tenere sotto osservazione perché hanno un qualcosa che, se sottoposto a studio e impegno, potrà loro un giorno fruttare qualche soddisfazione.

Heathers the musical

ANLAIDS LAZIO

PROFESSIONE SPETTACOLO

ACCADEMIA PLATAFISICA

presentano

Per Concessione di Samuel French Inc. – New York

HEATHERS The Musical High School Edition Versione Italiana

Musiche e libretto di Kevin Murphy – Lawrence O’Keefe

Basato sul film di Daniel Waters “HEATHERS – Schegge di Follia”

Adattamento italiano: Maria Laura Platania, Brunella Platania, Marcello Sindici, Michelangelo Nari

Direzione Musicale: Rosy Messina, Sergio Colicchio

Coreografie: Marcello Sindici

Regia Associata: Brunella Platania, Marcello Sindici

CAST – Personaggi ed Interpreti:

ROSY MESSINA nel ruolo di Veronica Sawyer

LUCA SETACCIOLI nel ruolo di Jason Dean

VALERIO DE NEGRI nel ruolo del Paul Kelly, Mr. Sawyer, Principal Gowan

Heather Chandler – ELEONORA TOMASSI

Heather Duke: – VALERIA BORSELLINI

Heather McNamara, Ensemble – CLAUDIA PILOSU

Martha Dunnstock – SILVIA LIBERATO

Ram Sweeney – LORENZO PELLE

Kurt Kelly – MASSIMILIANO LAVANGA

Bill Sweeney, Big Bud Dean, Coach Ripper – LUCA VIRONE

Miss Fleming, Miss Sawyer Ensemble: ROBERTA CANNIZZARO, CRISTIANA MORGANTI, MIRIAM TOCCI

Young Repubblicanette – BEATRICE RINALDI

Beleaguered Geek: SIMONE BURZOTTA

Preppy Stud, Officer Milner – NICOLO’ CAPODACQUA

Hipster Dork, Officer McCord – MARIO BATTISTI

Ensemble – ERICA BIANCHI, SOFIA DORIA, LINDA  LA MARCA, NOEMI MAIRA, GIADA PISTONE, CESARE PIZZUTO, SARA SANTELLI, VALENTINA SIMONETTO

Produzione: ASSOCIAZIONE IDEA DANZA – Roma

Direzione Artistica: PROFESSIONE SPETTACOLO – ACCADEMIA PLATAFISICA

Foto di scena: ANNA RITA BARBAROSSA

Direttore di palco: ROBERTO FAZIOLI

Ingegnere del suono: NANDO REMONDINO

Social Media Manager: CLAUDIA GROHOVAZ

Supervisione alla traduzione: ALICE GALLO, MICHELANGELO NARI

Assistente alle Coreografie: SERENA MASTROSIMONE

Acting Coach: MARIA LAURA PLATANIA

Vocal Coach: BRUNELLA PLATANIA, ROSY MESSINA, ALESSIO INGRAVALLE

Direzione Musicale: ROSY MESSINA, SERGIO COLICCHIO

Adattamento in italiano: MARIA LAURA PLATANIA, BRUNELLA PLATANIA, MARCELLO SINDICI – MICHELANGELO NARI

Coreografie: MARCELLO SINDICI

Regia Associata: BRUNELLA PLATANIA, MARCELLO SINDICI

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Comunicati stampa, Eventi

Real Illusion – La magia dell’illusione. Teatro Brancaccio, 27 marzo 2018

 

E’ partito dal Teatro Brancaccio di Roma il nuovo tour italiano di Gaetano Triggiano, definito il Davidd Copperfield europeo, uno dei più grandi illusionisti a livello mondiale.

Real Illusion rappresenta un nuovo modo di fare magia, in cui le illusioni non sono più elementi a sé, ma vengono inseriti in un linguaggio teatrale.

Triggiano, infatti, interagisce con il pubblico sia raccontando storie che coinvolgendo direttamente gli spettatori, creando ogni volta uno spettacolo stupefacente.

Con Triggiano l’illusione va oltre gli occhi dello spettatore per creare effetti incredibili che lasciano a bocca aperta. Come tiene a precisare egli stesso: “tutto ciò che vedi è vero, ma non è la verità”.

Triggiano porta avanti lo spettacolo con disinvoltura e in maniera divertente, tra trucchi, illusioni e simpatiche battute che lo avvicinano al pubblico.

In un ambientazione misteriosa e suggestiva, dà sfoggio delle sue incredibili abilità con rapidità, energia e determinazione: apparizioni incredibili, colpi di scena, materializzazioni rapidissime da una parte all’altra non solo del palco, ma del teatro, con cambi di posizione e d’abito repentini, il tutto accompagnato da una narrazione brillante e divertente.

Lo spettacolo si svolge in una scenografia suggestiva che ricorda una fabbrica abbandonata sospesa nel tempo e prevede illusioni di genere diverso: dall’apparizione improvvisa e repentina di una motocicletta dal nulla, alla donna divisa in due, dal gioco delle corde tagliate alla levitazione, dal gioco delle scatole, da cui appaiono e scompaiono i sui assistenti, all’illusione finale in cui, inghiottito dal tempo, scompare dalla scena per riapparire a fondo teatro.

Real Illusion vede la direzione artistica dello strepitoso Arturo Brachetti con cui Triggiano a sviluppato l’ideazione, l’impianto scenico e lo sviluppo della macchina teatrale.

Come sempre, le grandi illusioni incantano e stupiscono grandi e bambini. C’è chi cerca di capire il meccanismo che è dietro all’illusione, c’è chi pensa di aver scoperto qualche trucco, ma la maggior parte del pubblico si affida all’illusione e si lascia andare al sogno per tornare bambino ancora un po’.

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Foto di Massimiliano Fusco per Boomerang

 

Gaetano Triggiano

Reale Illusion – Tour 2018

“La magia dell’illusione”

Direzione artistica Arturo Brachetti

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Brancaccio nelle persone di Silvia Signorelli e Monica Menna

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Comunicati stampa, Teatro

War Game – La prima guerra virtuale. Teatro Ghione, dal 5 al 22 aprile 2018

wargame

 GHIONE

TEATRO – ROMA

presenta

WAR GAME

LA PRIMA GUERRA VIRTUALE

locandinawargame

SCRITTO E DIRETTO DA
VERUSKA ROSSI, RICCARDO SCARAFONI, GUIDO GOVERNALE

La guerra non è un gioco. La guerra non si dimentica. La guerra non si rinchiude in un libro di storia. Perché la guerra ha la memoria lunga. Pretende coraggio e merita rispetto. Ieri come oggi. ‘War Game – La prima guerra virtuale’ scritto e diretto da Veruska Rossi, Riccardo Scarafoni e Guido Governale in scena al Teatro Ghione di Roma dal 5 al 22 aprile riesce nell’impossibile: far battere il cuore di tre eroi italiani della prima guerra mondiale nel petto di ragazzi di oggi. Perché la guerra non conosce epoche, la guerra è ‘contemporanea’, sempre. Eroi usciti dal passato e adolescenti di oggi su un unico palcoscenico grazie ad un cast di giovani straordinari attori molti provenienti dalla Compagnia OmnesArtes.

La Prima Guerra Mondiale fu la prima “Guerra Tecnologica”. Per uscire dalle trincee e porre fine alla “Guerra di Logoramento”, i due schieramenti furono costretti a inventare nuove strategie e nuove armi. I lanciafiamme, i primi bombardamenti aerei, i primi attacchi con i gas via via sempre più letali, i primi carrarmati, le prime macchine fotografiche montate su velivoli da ricognizione e molto altro. Pur traendo spunto da episodi realmente accaduti, War Game si propone di unire questi elementi e portarli all’attenzione del pubblico di tutte le età in una veste “contemporanea”.

In tributo ai Cento anni dalla fine della Grande Guerra, la SistemGameStation lancia sul mercato un nuovo gioco virtuale War Game – La prima Guerra Virtuale. Un divertimento iperrealista che conquista il mondo degli appassionati di videogiochi. E’ la realtà virtuale di ultima generazione, il mezzo con cui quella “storia” arriva nelle case di oggi. Una realtà virtuale mai così reale.

Lo spettacolo War Game – La prima guerra virtuale – si propone di omaggiare la memoria di tre eroi italiani. I primi soldati aviotrasportati : I Tenenti Alessandro Tandura e Pier Arrigo Barnaba (Medaglia d’oro al Valor Militare) e il Tenente Ferruccio Nicolosio (Medaglia all’Ordine Militare dei Savoia).

War Game è una storia che parla d’amore, di paure, di individualità, di condivisione. Una storia che parla di Storia ma che soprattutto parla a tutti noi.

 

 

WAR GAME – LA PRIMA GUERRA VIRTUALE

SCRITTO E DIRETTO DA: VERUSKA ROSSI, RICCARDO SCARAFONI E GUIDO GOVERNALE

 

con: Andrea Amato, Francesco Buccolieri, Niccolò D’Ottavio, Daniele Felici, Alberto Fumagalli, Diego Tricarico

e

Lorenzo Bruschi, Alessandro Buccilli, Alessio Di Domenicantonio, Riccardo Micheli, Valerio Montanari, Santiago Narciso, Davide Pinter, Tommaso Reitani, Flavio Rossi, Leonardo Salari, Francesco Tiburzi, Alessandro Volpes

 

La voce di War Game è Chiara Gioncardi

 

Scene: Lisa De Benedittis – Costumi: Lisa Sorone – Aiuto Regia: Silvia Parasiliti Collazzo – Luci: Luca Palmieri – Audio: Fabrizio Cioccolini – Direttore di Scena: Matteo Palmieri – Foto e Grafica: Patrizio Cocco – Grafica animazione: Simon Quemener – Regia animazione: Fabiana Bruno – DOP Animazione: Ciro Davide Schiano Moriello – Ufficio Stampa: Daniela Bendoni

 

DAL 5 AL 22 APRILE 2018

TEATRO GHIONE

Via Delle Fornaci, 37 – 00165 Roma
Botteghino: tel. 06 6372294 / 06 39670340, fax. 06.39367910
dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 20.00

Orario Spettacoli: dal martedì al sabato ore 21 – domenica ore 17

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