Flaminio Boni - Un posto in prima fila
  • Home
  • Recensioni
    • Musical
    • Danza
    • Teatro
  • Interviste
  • Comunicati stampa
  • Contatti
Flaminio Boni - Un posto in prima fila
Home
Recensioni
    Musical
    Danza
    Teatro
Interviste
Comunicati stampa
Contatti
  • Home
  • Recensioni
    • Musical
    • Danza
    • Teatro
  • Interviste
  • Comunicati stampa
  • Contatti
Recensioni, Teatro

L’incanto di Natale – Teatro San Luigi Guanella, 29 novembre 2014

incanto2-207x300

 

L’incanto di Natale è una bellissima storia di famiglia e di un grande, forte amore: l’amore che dovrebbe esserci sempre in ogni nucleo familiare.

Non è la solita favola natalizia dove accadono magie improbabili; questo racconto scritto da Paola Nicoletti è molto altro.

E’ la storia di una famiglia numerosa che si ritrova insieme per il Natale.

Come sempre, come accade nella vita reale, il fulcro di questa famiglia è la madre, donna forte e indipendente, ma col suo carico di vita e di dolore; una donna che ha saputo, seppur dolorosamente, fare delle rinunce e, grande merito, accettarle; una donna che tra mille difficoltà ha allevato e cresciuto i propri figli rinunciando ad una parte di se stessa, senza mai abbattersi.

In questa famiglia c’è, poi, un ragazzo speciale, un figlio autistico che ha bisogno di più attenzione degli altri e intorno al quale c’è un’amore immenso; un figlio e fratello accettato, amato, protetto e seguito con tutta l’attenzione possibile; un ragazzo in grado di comunicare col mondo circostante attraverso i propri disegni.

Ad accompagnarci in questa bella storia è Laura Troschel che interpreta la madre: costretta da un gesso alla gamba ad un periodo di semi-immobilità (quasi a voler indicare come la vita reale ci costringa sempre a rimanere dentro se stessa), questa forte donna si ritrova a pensare alla propria vita, a ricordare l’amore più forte che abbia vissuto e a sognare quello che sarebbe potuto essere se le cose fossero andate in un altro modo per sé e per i propri figli.

L’incanto di Natale è una storia delicata, ma profonda, dove l’amore è protagonista; una storia che accarezza il cuore, lo avvolge e lo scalda; una storia che commuove anche, ma senza essere smielata, sdolcinata, rimanendo sempre su un registro raffinato e sincero; una storia anche di difficoltà forti, ma senza mai portare al pietismo.

Gli interpreti, numerosi, sono tutti molto bravi e trasmettono davvero quel calore familiare che tutti noi vorremmo vivere almeno la notte di Natale.

Bellissima e molto curata la scenografia, ricca di ricordi e rimandi.

In scena: Mauro di Lelio,Veronica Nebbia, Francesca Simonelli, Francesca Di Meglio, Cristina Cristilli, Salvatore Miraglia, Bernardino De Bernardis, Alex Adinolfi, Christian Sciotti, Roberto Leocata e con la partecipazione di Giulia Marcucci e Ginevra Boncori.

FacebookTwitterPinterestGoogle +Stumbleupon
Recensioni, Teatro, Teatro

Amori e resti umani – Teatro Cometa Off, 26 novembre 2014.

amorierestiumani

Piccolo estratto dalle note di regia:

“Conoscerete David, attore fallito ora cameriere. La sua coinquilina Candy, in cerca dell’Amore. Bernie, col suo lavoro perbene e il suo carico di ombre. Kane, adolescente indeciso tra sesso e videogiochi. Robert, il barista mai sazio di incontri. Jerry, lesbica romantica vittima del suo stesso istinto. E Benita, prostituta sensitiva”.

Amori e resti umani o quel che resta dell’uomo una volta persa la propria umanità, o, comunque, una volta lasciato il sentiero di un’umanità più vicina al comune sentire, per percorrere strade alternative più articolate, difficili, complesse e pericolose.

I protagonisti sono individui privi di individualità, ma individualisti; ognuno, a modo proprio, usa l’altro come mezzo, mai come un fine. Eppure amano o hanno amato o credono di amare o non sanno chi dovrebbero amare.

Amori e resti umani: quel che resta dell’uomo dopo aver perso se stesso, dopo essere uscito da sé perché perdutosi, dopo che fuori di sé non ha trovato quello che credeva di desiderare e dentro di sé non ha abbastanza forza per andare avanti.

Alcuni personaggi sono “solo” anime in pena alla disperata e disperante ricerca di un’individualità propria, volti alla conquista di un senso, di un’identità personale e sessuale; altri sono personaggi border line che esasperano le proprie tendenze, le proprie frustrazioni, alterando la percezione di sé, nascondendosi a se stessi, creandosi situazioni sentimentali e relazioni personali fortemente instabili, vivendo situazioni estreme, portando al limite stimoli, desideri e tendenze.

Tutti sono esseri decentrati che, non riuscendo a trovare risposte nella propria anima nè nella propria mente, anche per l’incapacità di porsi le giuste domande e per la paura di conoscere le vere risposte, le cercano negli altri, in un insano rapporto di dipendenza fisica e psicologica, sperando quasi che siano gli altri a dare loro l’identità che più desiderano.

La vita di questi personaggi è altresì alimentata da una grandissima paura: paura dell’abbandono, paura di amare, paura di non amare, paura di non essere amati; “c’è tanta paura”.

Insicurezza, disregolazione emozionale, paura portano a irrimediabili crolli della fiducia in se stessi e dell’umore, a cadere in comportamenti autodistruttivi e a creare relazioni impersonali.

Questo per me è stato “Amori e resti umani”.

Lo spettacolo è un thriller, un pulp che parte da cupe situazioni horror fino a muovere verso una commedia parodossale (senza perdere di drammaticità); mi ha trasmesso un grandissimo senso di inquietudine; mi ha richiamato alla mente Arancia meccanica per la violenza psicologica e Twin Peaks per l’ambientazione minacciosa e misteriosa.

Tutto quello che vedrete e ascolterete durante questo spettacolo non è fine a se stesso, ma è necessario all’opera, alla realizzazione di questa ambientazione pulp. Le scene forti, crudelmente realistiche, il linguaggio diretto sono la nuda rappresentazione di questi mondi intimi che fuoriescono da se stessi.

L’interpretazione di questi attori è straordinaria; riescono ad alternarsi e ad accavallarsi sulla scena, mantenendo un ritmo ben cadenzato; non ci sono cadute; a volte si fa difficoltà a seguire quello che contemporaneamente appare sulla scena, ma anche questa commistione di azioni e parole dà l’idea della confusione mentale degli stessi personaggi.

Grandissima prova per questi attori davvero straordinari.

Altro elemento che mi ha fatto molto pensare è che un simile testo fu presentato la prima volta in Inghilterra nel 1992; arrivò in Italia nel 1994 e poi non fu più rappresentato. Immagino lo scalpore, probabilmente lo scandalo che potrebbe aver suscitato in Italia in quegli anni. Se oggi “Amori e resti umani” è un testo forte, aggressivo, violento, non riesco ad immaginare la reazione del pubblico negli anni ’90, anni in cui ancora molte cose non si sapevano o non si dicevano e, quindi, non “esistevano”.

Questi i protagonisti:

Giuseppe Sartori – David, strepitoso nell’interpretare un personaggio spavaldo, irrequieto, menefreghista del prossimo, abituato ad utilizzarlo per il proprio piacere carnale; un piccolo uomo insicuro pieno di paure e con un gran bisogno di essere amato.

Giuseppe dona al proprio personaggio un carisma particolare, incantatore; gli dona occhi per ammaliare il prossimo, ma anche per piangere disperatamente quando raggiungerà la consapevolezza; gli dona il proprio corpo per possedere gli altri, per soverchiarli, a volte per tentare di proteggerli.

Valentina Bartolo– Candy, semplicemente magnifica

Dimitri Galli Rohl- Bernie

Cristina Poccardi – Benita

Marco Brinzia – Robert

Francesco Sferrazza Papa – Kane

FacebookTwitterPinterestGoogle +Stumbleupon
Recensioni, Teatro

Dracula. La Leggenda – Teatro Stanze Segrete, 23 novembre 2014.

dracula-gruppo

Dracula. La leggenda.

Di Massimo Roberto Beato, regia di Jacopo Bezzi.

Con Jacopo Venturiero, Dracula;

Massimo Roberto Beato, Jonathan;

Nicoletta La Terra, Mina;

Maria Teresa Pintus, Lucy.

Nel piccolo Teatro Stanze Segrete a Trastevere, ho assistito a questa bellissima rappresentazione di Dracula, la leggenda.

Un testo ottimamente scritto da Massimo Roberto Beato, che la Compagnia dei Masnadieri porterà in scena ancora fino al 21 dicembre 2014.

La piccola sala del Teatro è allestita nello stile di fine ‘800 e la scena è idealmente divisa tra l’appartamento in cui vivono Mina e Lucy e il castello del conte Dracula in cui va ad abitare, per un periodo, l’avvocato Jonathan.

Le atmosfere sono cupe, rese ancora più claustrofobiche dalle musiche originali, dalle voci di sottofondo delle donne di Dracula, dagli effetti audio degli elementi della natura (vento e pioggia) e dai versi degli animali notturni.

I quattro protagonisti sono bravissimi e catturano il pubblico con le loro belle voci e interpretazioni realistiche e coinvolgenti.

Tra racconti a cui è difficile credere, ma che lasciano suggestionati, visioni, sogni e superstizioni i protagonisti scoprono mano a mano, a modo loro, il mondo del conte Vlad restandone segnati per sempre.

Grandissimo merito ai meravigliosi costumi e ad una scenografia attenta ai particolari; arredamento di genere, suppellettili particolari molto curate: il taccuino di Jonathan, gli appunti di lavoro del dott. Seward, il giornale che riporta l’articolo con la notizia dell’arrivo della nave fantasma.

Altra nota di merito il trucco, in particolare quello del “vecchio” Dracula.

FacebookTwitterPinterestGoogle +Stumbleupon
Page 1 of 212»

CERCA NEL SITO

Canale Youtube

Articoli più popolari

Divo Nerone – Opera Rock. Oltre al pregiudizio e alle polemiche c’è lo spettacolo.

Divo Nerone – Opera Rock. Oltre al

A Christmas Carol: il cast della nuova produzione della Compagnia dell’Alba

A Christmas Carol: il cast della nuova p

L’abito nuovo.Teatro Sala Fontana di Milano, 15 marzo 2017.

L’abito nuovo.Teatro Sala Fontana di M

Archivio

  • ▼2019 (880)
    • ▼dicembre (39)
      • "L'uomo umido" PACTA SALONE
      • CAPODANNO 2020 con MARCO FALAGUASTA …
      • TEATRO KEIROS: Mariangela Petruzzel …
      • Sciaboletta. Teatro Argot Studio
      • ZHIVAGO STORY. Off/Off Theatre
      • I due amanti di Lauretta. Ar.Ma Tea …
      • Teatro Testaccio dal 13 al 15 dicem …
      • Settimana dal 18 al 22 dicembre, I …
      • BALLETTO DI ROMA presenta "Lo Schia …
      • Novecento. Off/Off Theatre
      • Canto di Natale 2019
      • Teatro Basilica: Jacqueline Bulnes …
      • 14 dic Maria Amelia Monti al Teatro …
      • Quando diventi piccolo. Dal 19 al 2 …
      • Teatro Golden "Doppio misto" con Mi …
      • Dal 12 dicembre AMLETO al PACTA SAL …
      • MUMMY di Dario Postiglione_ Regia d …
      • Singin' in the rain. Al Teatro Nazi …
      • Recensione di Charlie e la fabbrica …
      • Mamma balli con me? Teatro de'Servi …
      • Teatro Argot Studio / Debutto roman …
      • Bucefalo il Pugilatore e la tragedi …
      • 6 dicembre: "chi è Stato?-performa …
      • "Storie straordinarie di Donne ordi …
      • “AN IRISH CHRISTMAS TALE” - Acc …
      • Corviale Buskers Festival, oltre 20 …
      • PICCOLO ELISEO: ‘L’operazione …
      • Dino Lopardo con Trapanaterra a Spa …
      • Lucrezia Lante della Rovere e Luca …
      • ASSASSINIO A CASA CHRISTIE di Jacop …
      • La piccola bottega degli orrori 2.0
      • UN VECCHIO COMICO DI VENT'ANNI. AR. …
      • KINKY BOOTS 2019/2020 - TEATRO NUOV …
      • Recensione di Non farmi perdere tem …
      • 7 Psicosi ¿ Teatrosophia dal 6 all …
      • 6-8dic_OffOff Theatre_L'uomo che ca …
      • BRANCACCIO, PRISCILLA LA REGINA DEL …
      • FATTORIA (Liberi di essere Schiavi) …
      • BRANCACCINO, ANNA CAPPELLI dal 5 di …
    • ►novembre (101)
    • ►ottobre (105)
    • ►settembre (81)
    • ►agosto (12)
    • ►luglio (55)
    • ►giugno (51)
    • ►maggio (66)
    • ►aprile (91)
    • ►marzo (94)
    • ►febbraio (77)
    • ►gennaio (108)
  • ►2018 (929)
    • ►dicembre (75)
    • ►novembre (79)
    • ►ottobre (103)
    • ►settembre (74)
    • ►agosto (20)
    • ►luglio (46)
    • ►giugno (30)
    • ►maggio (80)
    • ►aprile (76)
    • ►marzo (108)
    • ►febbraio (104)
    • ►gennaio (134)
  • ►2017 (1118)
    • ►dicembre (100)
    • ►novembre (109)
    • ►ottobre (128)
    • ►settembre (67)
    • ►agosto (13)
    • ►luglio (39)
    • ►giugno (50)
    • ►maggio (91)
    • ►aprile (95)
    • ►marzo (169)
    • ►febbraio (122)
    • ►gennaio (135)
  • ►2016 (907)
    • ►dicembre (80)
    • ►novembre (139)
    • ►ottobre (109)
    • ►settembre (61)
    • ►agosto (14)
    • ►luglio (36)
    • ►giugno (57)
    • ►maggio (78)
    • ►aprile (90)
    • ►marzo (90)
    • ►febbraio (80)
    • ►gennaio (73)
  • ►2015 (259)
    • ►dicembre (42)
    • ►novembre (44)
    • ►ottobre (44)
    • ►settembre (30)
    • ►agosto (14)
    • ►luglio (16)
    • ►giugno (11)
    • ►maggio (26)
    • ►aprile (14)
    • ►marzo (6)
    • ►febbraio (9)
    • ►gennaio (3)
  • ►2014 (47)
    • ►dicembre (2)
    • ►novembre (4)
    • ►ottobre (6)
    • ►settembre (1)
    • ►agosto (28)
    • ►luglio (3)
    • ►giugno (2)
    • ►febbraio (1)